L’AD del Lingotto incontra oggi i rappresentanti del Governo e dei Sindacati Opel. Obiettivo: un supergruppo da 80 miliardi di fatturato
L’AD del Lingotto incontra oggi i rappresentanti del Governo e dei Sindacati Opel. Obiettivo: un supergruppo da 80 miliardi di fatturato
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Sarà un mega gruppo da 80 miliardi di euro di fatturato. Un maxi contenitore che, indirettamente, potrebbe dare il via a un rapporto di vicinato che fino a poco tempo fa nessuno si sarebbe sognato di immaginare: la “parentela” finanziaria tra General Motors e Chrysler.
E sì, perché a breve potrebbe essere costituito il secondo gruppo automobilistico più grande d’Europa. Oggi, Sergio Marchionne, il Superman della finanza automobilistica, appena rientrato a Torino dopo il positivo accordo di giovedì sera con la Chrysler, sarà a Berlino per aprire, “Con il pieno appoggio del Consiglio d’Amministrazione della Fiat”, il capitolo Opel.
Se l’operazione andasse in porto, la Fiat si troverebbe alla testa di un gruppo capace di un fatturato da 80 miliardi di euro; una holding costituita, oltre che da Fiat Group Automobiles, anche da General Motors Europe e dalla quota in crescendo del Lingotto nel capitale Chrysler, compresa la creazione di uno spin-off di Fiat Group Automobiles in una società quotata che unisca le sue attività con quelle di GM Europe.
In una nota diffusa l’altra notte da Torino si affermava infatti che “Il gruppo potrebbe valutare varie operazioni societarie, compreso lo spin-off di Fiat Group Automobilies in una società quotata che ne unisca le attività con quelle di GM Europa. Obiettivo di tutte queste operazioni è quello di assicurare il miglior sviluppo strategico del settore automobilistico».
E’ con queste credenziali che, oggi, l’Amministratore Delegato del Gruppo Fiat (il quale conta di “Chiudere con la Opel entro la fine di Maggio, per costituire un matrimonio perfetto”) si presenterà a Berlino, a un tavolo di discussione con il Governo tedesco e il potente Sindacato IG Metall; l’obiettivo è di chiudere il cerchio sulla Opel, il marchio principale della GM europea.
L’obiettivo di Marchionne, oggi, sarà di convincere i rappresentanti politici di Berlino della bontà dell’operazione e delle ricadute positive sull’economia nazionale.
Gli incontri previsti in agenda sono con il Ministro dell’Economia, Karl-Theodor zu Guttenberg, e il responsabile del dicastero degli Esteri, Frank-Walter Steinmeier. In programma anche un incontro con Klaus Franz, responsabile del Consiglio di Fabbrica della Opel.
Negli ultimi tempi, però Sindacato e concessionari si sono dimostrati molto scettici riguardo a un accordo tra la Fiat e la Opel, paventando il rischio che la Fiat ambisca a diventare partner di maggioranza della stessa Opel. Di più: il Governo tedesco, a differenza dell’amministrazione Obama che si è mossa in prima persona per il salvataggio della Chrysler, ha sostenuto più volte di non essere interessato alle sorti della Opel.
A preoccupare la Fiat, tuttavia, potrebbe esserci la Magna-Steyr, il gruppo austriaco-canadese che lo scorso 28 Aprile ha incontrato il Ministro zu Guttenberg per presentargli una bozza di intervento che lo stesso rappresentante politico ha definito “Interessante”. La Magna, assieme al costruttore russo Gaz e alla banca russa Sberbank, avrebbe intenzione di investire 5 miliardi di euro nella Opel.