Calano le vendite di auto nuove. Giù anche Fiat, che però aumenta di poco la sua quota di mercato.
Calano le vendite di auto nuove. Giù anche Fiat, che però aumenta di poco la sua quota di mercato.
Ancora negativi i dati sulle vendite di auto nuove in Italia: rispetto a un anno fa, il mese di ottobre si è chiuso con un meno 5,49% pari a 132.703 unità, contro le 140.418 del 2010. Anche il mercato dell’usato non se la passa bene, visto che raffrontando i dati del mese appena trascorso rispetto a allo scorso anno si scopre che i trasferimenti di proprietà hanno toccato quota 376.080, con un eloquente meno 7,22%.
In questo panorama poco lusinghiero, il gruppo Fiat- Chrysler ha registrato una flessione del 2,9%, passando da 38.980 a 37.865 immatricolazioni con un calo del 2,86%. Questa diminuzione, inferiore al dato generale del Paese, ha permesso paradossalmente di recuperare piccole quote di mercato, passando dal 27,46% al 28,5% odierno.
Considerando i brand del gruppo, male è andata a Fiat che a ottobre è scesa del 5,38% mentre ancora peggio è andata ad Alfa Romeo, che ha segnato meno 23,55%. A salvare l’azienda – almeno sul mercato italiano che è fra quelli che soffre maggiormente – è stata Lancia, le cui vendite sono salite del 21,62% e Jeep, che a ottobre è passata da 238 vetture del 2010 alle 700 del 2011 con un incremento quasi triplo.
Le cause della diminuzione delle vendite in Italia? Gli analisti – ma probabilmente anche la gente comune – ritengono che il caro carburante, l’aumento dell’Iva e la salita dei premi assicurativi abbiano giocato un ruolo fondamentale.