Anche la Lotus diventerà cinese?
Il basso livello di vendite di auto sportive Lotus potrebbe portare la Proton a vendere l’ex brand britannico: all’orizzonte la cinese BYD?
Dopo una serie di risultati negativi, l’azienda malese Proton sembra pentita di aver acquistato la Lotus. La transazione, avvenuta nel 1996, portò l’azienda del sudest asiatico – che produsse in proprio il primo modello nel 1995 – ad assumere il controllo dello storico brand britannico, sebbene la lontananza sia dal punto di vista geografico sia dal punto di vista del know how tecnologico.
Una nota della società asiatica, infatti, ha sottolineato che questo matrimonio non ha portato alcun vantaggio economico. Il governo di Kuala Lumpur sarebbe addirittura pronto a vendere la sua quota di maggioranza nella Proton, con la conseguenza che anche la Lotus potrebbe essere messa sul mercato.
A questo punto, all’orizzonte sembrano intanto spuntare due acquirenti: uno malese per il ramo d’azienda a marchio Proton e uno cinese – quello della BYD auto – per la Lotus e per la sua scuderia di Formula 1, rinforzando così il legame tra il Paese asiatico e il circuito delle monoposto che dal settembre del 2004 fa tappa a Shanghai.
La possibilità che Lotus si sposti più a Oriente, però, non è ancora confermata visto che i numeri non sono molto incoraggianti: con appena 2mila vetture commercializzate nell’intero 2011, l’azienda non è certo molto appetibile.
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