A rischio 1075 lavoratori, ma l’azienda non taglia gli investimenti.
A rischio 1075 lavoratori, ma l’azienda non taglia gli investimenti.
Anche il settore dei mezzi pesanti è in crisi, non sono solo le auto a vivere un momento difficile, i camion, nonostante l’esigenza di trasportare merci su gomma sia sempre alta, non se la passano per niente bene. Per questo un’azienda importante come la Iveco sta per prendere provvedimenti drastici che implicano la chiusura di cinque fabbriche nel Vecchio Continente.
Lo stabilimento francese di Chambery, quelli tedeschi di Weisweill e Ulm e quelli austriaci di Graz e di Goerlitz, chiuderanno i battenti, mettendo a rischio ben 1075 lavoratori. La notizia, è arrivata per bocca dell’Amministratore Delegato Iveco, Alfredo Altavilla, durante la presentazione del nuovo Stralis.
“Sono chiusure dolorose – ha rivelato – ma servono a rafforzare l’azienda nel suo complesso. Non abbiamo però tagliato gli investimenti. Quando i mercati si riprenderanno ci troveranno pronti”.
Nel frattempo l’unico stabilimento che continuerà a funzionare, in quanto verrà trasformato in un centro d’eccellenza per i mezzi antincendio, è quello tedesco di Ulm, per gli altri non ci sarà niente da fare.