In Giappone il neoeletto Partito Democratico dovrà rispondere in tempi brevi alla richiesta della Toyota di allargare fino al 2012 i bonus statali
In Giappone il neoeletto Partito Democratico dovrà rispondere in tempi brevi alla richiesta della Toyota di allargare fino al 2012 i bonus statali
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E’ il primo costruttore al mondo, può darsi che abbia voce in capitolo per domandare al Governo una proroga dei termini per gli ecoincentivi sull’acquisto di veicoli a basso impatto ambientale. La Toyota, ieri, ha comunicato la propria volontà di chiedere al neo insediato Governo giapponese almeno due anni in più di bonus per le vetture “pulite”.
Questi termini, che la precedente maggioranza di Governo di Tokyo aveva progettato perché durassero fino a Marzo del 2010, potrebbero dunque essere prorogati: il nuovo Governo democratico, che si è insediato la scorsa settimana e che dovrebbe essere formalizzato in via ufficiale nei prossimi giorni, si troverebbe così chiamato a formulare – come primo atto della sua legislatura – un provvedimento atteso da molte parti: il rinnovo degli ecoincentivi.
D’altro canto, è noto come in Giappone, come in molte altre Nazioni del mondo, le forze di Governo mettano in primo piano le questioni economiche legate al settore dell’auto.
In questo caso, si tratterebbe di rinnovare fino al 2012 gli incentivi statali per l’acquisto di veicoli a basso impatto ambientale: una novità per il Paese del Sol Levante, che lo scorso Giugno aveva varato tale provvedimento (che prevede, in prima battuta, un radicale “taglio” sulle tasse di acquisto e di possesso) anche per creare un nuovo volano alla progressiva riduzione della domanda di veicoli nuovi.