Il Gruppo tedesco ha bloccato le vendite dei suoi modelli diesel negli Stati Uniti e adesso rischia una maxi multa da 18 miliardi di dollari.
Il Gruppo tedesco ha bloccato le vendite dei suoi modelli diesel negli Stati Uniti e adesso rischia una maxi multa da 18 miliardi di dollari.
Volkswagen nella bufera: il Gruppo tedesco è accusato negli Stati Uniti di aver truccato i dati relativi alle emissioni dei suoi modelli diesel distribuiti sul mercato nordamericano. La Casa di Wolfsburg ha quindi deciso di bloccare le vendite negli Usa di numerosi modelli equipaggiati con propulsori diesel, in particolare con i celebri 4 cilindri TDI. La decisione è maturata dopo le pesanti accuse rivolte dall’EPA, agenzia federale USA che si occupa della protezione dell’ambiente, relative alla falsificazione dei dati sulle emissioni delle vetture Volkswagen. Il costruttore teutonico ha quindi ammesso ufficialmente di aver intenzionalmente utilizzato sulle sue vetture diesel un particolare software capace di modificare i dati relativi alle emissioni nocive emesse.
L’amministratore delegato, Martin Winterkorn, recente vincitore di una “guerra” interna contro l’ex Presidente, Ferdinand Piech – nata oltretutto dalle deludenti performance di vendita di Volkswagen negli Stati Uniti – si è scusato pubblicamente ammettendo gli errori e le falsificazioni commesse. “Da un punto di vista personale sono profondamente dispiaciuto che abbiamo rotto il legame di fiducia con i nostri clienti e con il pubblico”, ha affermato Winterkorn in una nota ufficiale, sottolineando che il Gruppo tedesco sta collaborando con le autorità di vigilanza degli Stati Uniti per fare piena luce su questa vicenda, l’a.d. di Volskwagen ha inoltre aggiunto che ha avviato una seria indagine interna, inoltre sarà nominato un commissario che effettuerà un’attenta indagine indipendente.
Nel frattempo il titolo della Casa tedesca è crollato in borsa, perdendo ben il 13% e causando ripercussioni negative anche alla borsa di Francoforte. Il terremoto causato da questo scandalo potrebbe inoltre costare alla Volkswagen multe per svariati miliardi di dollari. Secondo l’EPA le sanzioni potrebbero raggiungere quota 18 miliardi di dollari, considerando che ogni unità delle 482 mila automobili coinvolte in questa operazione potrebbe costare una multa di 37.500 dollari. Al danno materiale si dovrà sommare inoltre un enorme danno d’immagine che potrebbe costare caro alle vendite del Gruppo Volskwagen negli Stati uniti, ricordiamo infatti che il mercato nordamericano è fondamentale per il Costruttore tedesco, da poco diventato leader mondiale del settore automotive dopo aver superato il colosso giapponese Toyota nelle vendite globali.