Certificato di proprietà: dal 5 ottobre sarà digitale
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Il “tradizionale” documento cartaceo sarà sostituito da un codice e una password. Si va verso il “libretto unico”.
Il certificato di proprietà diventa digitale: una novità per milioni di automobilisti, autotrasportatori e motociclisti. Da lunedì 5 ottobre il cosiddetto CdP non sarà più cartaceo, ma potrà essere visualizzato al Pc tramite un collegamento Web – accessibile anche da smartphone e tablet -, un codice e una password: la connessione permetterà di avere accesso a tutte le informazioni finora presenti su carta.
E’, in estrema sintesi, il primo risultato concreto della riforma della pubblica amministrazione contenuta nella legge delega (che lo scorso agosto è diventata legge a tutti gli effetti) voluta dal ministro per la Semplificazione Marianna Madia. Successivamente, il programma di digitalizzazione dei documenti della vettura si estenderà alle pratiche connesse alla proprietà: in pratica, l’intero iter è destinato ad essere convertito in digitale. Tutti i dati della vettura, compresi gli atti relativi alle procedure di vendita e alla proprietà, saranno contenuti nel “Documento unico di circolazione“, che sarà appunto disponibile esclusivamente online. Di più: come sottolinea il sottosegretario alla Pubblica Amministrazione Angelo Rughetti, da gennaio 2016 il certificato di proprietà non avrà più valore giuridico: sarà una conseguenza della cancellazione del Pubblico Registro Automobilistico, fissata per il 2016 e che sarà anticipata, entro fine anno, dal decreto attuativo di riforma della PA, nel quale rientrerà il “libretto unico“, cioè il documento di circolazione che sostituirà quello rilasciato dal Pra e quello della Motorizzazione.
Il risultato dell’operazione è implicito: si intende semplificare le operazioni di proprietà dei veicoli per ottenere notevoli risparmi per gli utenti. In effetti, indicano i progetti governativi, il passo successivo al trasferimento delle competenze avverrebbe la prossima estate, con il documento unico per il veicolo che costerebbe 29 euro, anche se – indica una nota diramata nelle scorse ore dall’Ansa – il discorso va ancora approfondito. Si tratta, inoltre, di una operazione particolarmente complessa: l’accorpamento delle funzioni del Pubblico Registro al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (la attesa riforma del Pra) comporterebbe la non facile gestione relativa al trasferimento degli oltre 2.000 addetti al Pra.
Una seconda novità, che riguarda tutti gli automobilisti e autotrasportatori, è relativa al contrassegno di assicurazione. Dal 18 ottobre, non si dovrà più esporre il talloncino assicurativo sul parabrezza: il controllo della copertura assicurativa avverrà online; le forze di polizia potranno verificare se il veicolo sia assicurato mediante la targa, o dai posti di blocco oppure con l’impiego degli strumenti a distanza (tutor, autovelox, telecamere ai varchi Ztl), non appena sarà pronta l’omologazione per questa finalità, che effettueranno un confronto incrociato fra la targa e l’archivio delle polizze assicurative RC auto.
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