Salone di Tokyo: la Hyundai rinuncia alla kermesse
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L’edizione 2009 del Salone di Tokyo sarà ricordata come una delle più “magre” di sempre
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A meno di un mese dall’inaugurazione del Salone di Tokyo, la kermesse giapponese si presenta già “orfana” di uno dei marchi di primo piano nel panorama automobilistico mondiale. Si tratta della Hyundai, che nei giorni scorsi ha comunicato la propria decisione di rinunciare alla presenza nel Salone in programma dal 24 Ottobre al 4 Novembre.
Il perché della rinuncia della Casa coreana va imputata, secondo quanto espresso dai dirigenti della Hyundai, alla necessità di risparmiare sulle spese generali. In realtà, gli oltre 400 metri quadri di stand che avrebbero dovuto ospitare le novità della Casa alla rassegna di Tokyo sono già stati pagati (l’esborso è stato di circa 85 mila euro) e gli organizzatori della kermesse, che fanno capo alla JAMA, l’associazione giapponese delle Case costruttrici, si trovano nell’imbarazzante situazione di dover decidere, in pochi giorni, quale sarà la nuova destinazione degli spazi ex – Hyundai.
Al Salone di Tokyo, dunque, parteciperanno solo alcune Case giapponesi e una piccola rappresentanza di marchi europei, fra i quali ricordiamo la Alpina (nota per le sue elaborazioni in chiave sportiva delle BMW) e la Lotus. E l’offerta delle Case presenti, già inferiore rispetto alle passate edizioni, sembra destinata ad assottigliarsi ancora.
D’altro canto, le vicende del Salone di Tokyo non fanno che seguire il momento – no che ha accompagnato il 2009 dell’automobile, uno degli anni più pesanti nella sua storia: fra cali nelle vendite, scomparsa di alcuni marchi e amministrazioni controllate di alcuni dei giganti (che si sono rivelati dai piedi d’argilla) si è avuta una logica riduzione delle presenze alle manifestazioni di settore da parte delle case costruttrici.
Da Detroit, che quest’anno è stata sottotono, alla cancellazione della edizione 2010 della kermesse di Londra – decisa per mancanza di fondi – al Salone di Barcellona che non ha riscontrato le presenze delle scorse edizioni, il 2009 dei Saloni si è difeso solo per Ginevra (grazie a una solida tradizione) e Francoforte (che ha potuto contare sulla presenza massiccia dei Marchi tedeschi). Il Salone di Tokyo è un altra cartina al tornasole di questo annus horribilis per l’automobile.
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