Torna ad affacciarsi la discussione sulle modifiche al Testo Unico per il Codice della Strada. Ecco quelle principali
Torna ad affacciarsi la discussione sulle modifiche al Testo Unico per il Codice della Strada. Ecco quelle principali
Codice della Strada, atto secondo. Riprenderanno domani le discussioni sulle modifiche al Codice della Strada. Si tratta di un disegno di legge composto da 60 voci che, se approvate, modificherebbero in maniera piuttosto profonda l’attuale normativa per gli utenti della strada.
Tra le variazioni da evidenziare, si segnala l’abbassamento dell’età a 17 anni per il conseguimento del foglio rosa. Pugno di ferro poi sulla guida in stato di ebbrezza o sotto stupefacenti. Diffusione dell’utilizzo del Tutor in autostrada con un contestuale aumento del limite di velocità portato a 150 km/h nei tratti in cui la fotocamera è presente, possibilità di rateizzare l’importo delle contravvenzioni, conferimento di strumenti più efficaci di controllo stradale alle forze di polizia, debutto a bordo degli autoveicoli della scatola nera, maggiore tutela per gli animali in caso di incidente stradale. Ecco, punto per punto, gli argomenti di discussione che, dopo il parere positivo della Camera dei Deputati, saranno affrontati in Senato.
Baby guidatori
Potrebbe essere una bella novità per i diciasettenni italiani, non c’è che dire. Un provvedimento già utilizzato da diversi anni in altre Nazioni, e che anticiperebbe di un anno la possibilità di guidare. Naturalmente si parla anche di tanta severità in più nei controlli, per assicurare l’opportuno livello di sicurezza. La proposta di modifica dell’età minima per il conseguimento del foglio rosa procede di pari passo con la necessità di fare molta attenzione nei primi 3 anni dal conseguimento della patente. Ai “praticanti al volante”, infatti, sarebbero riservate pene più severe: sospensioni del documento di guida più lunghe di un terzo, alla prima infrazione, e della metà per le infrazioni successive.
Tolleranza zero su alcol e droga
Mettersi alla guida dopo avere bevuto potrà costare molto caro. Soprattutto ai neopatentati. Le modifiche, al riguardo, prevedono “tolleranza zero”. Nei primi 3 anni di patente, chi viene sottoposto all’alcol test e viene riscontrato un tasso anche di 0,1 è già fuori legge. In questo caso la sanzione prevista è di 155 euro, che raddoppiano a 310 se si provoca un incidente.
Tutto questo, fermo restando l’attuale limite di 0,50 grammi di alcol per litro di sangue come tetto massimo: multe comprese tra 500 e 2.000 euro (se lo sforamento è inferiore a 0,8 di tasso alcolemico) e sospensione della patente da 3 a 6 mesi, con raddoppiamento delle sanzioni e fermo amministrativo del veicolo per 180 giorni se si provoca un incidente; multa da 800 a 3.200 euro e sospensione della patente fino a due anni se il tasso di alcol nel sangue è tra 0,8 e 1,5 (con pene raddoppiate in caso di incidente e fermo del veicolo per 180 giorni); pena massima, da 1.500 a 6.000 euro, ritiro immediato della patente, arresto da sei mesi a un anno (con pene raddoppiate e ritiro della patente per 5 anni se si provoca un incidente) se il responso dell’alcolimetro rivela un indice superiore a 1,5.
C’è il Tutor? Il limite si alza a 150 km/h
130 km/h è poco? Il disegno di legge prevede un innalzamento del limite a 150 km/h, ma solo nei tratti nei quali la velocità di un veicolo possa essere rilevata in diversi punti per acquisire il valore medio attraverso il Tutor. Secondo la modifica al testo di legge, la multa per chi viene fotografato oltre 40 km/h del limite massimo sarà compresa tra 500 e 2.000 euro e da 779 a 3.119 se la velocità è superiore di 60 km/h. Per contro diminuiranno i punti sottratti dalla patente: 3 punti in meno (anziché 5) se si superano i limiti da 10 a 40 km/h, 5 punti in meno (invece di 10) se il superamento del limite è compreso tra 40 a 60 km/h e 10 punti in meno se si supera di 60 km/h il limite massimo.
Stop ai “furbetti del Comune”
Le modifiche al Testo Unico prevedono di eliminare l’interesse da parte dei Comuni di fare cassa attraverso le multe comminate con gli Autovelox posizionati a sorpresa. Con il via libera al nuovo Codice della Strada, infatti, l’apparecchio dovrà essere installato nelle strade extraurbane a non più di un km dal segnale che riporta il limite di velocità. Inoltre, gli importi delle multe andrebbero a beneficio degli enti proprietari delle strade (non più, dunque, alle aziende che hanno installato l’Autovelox).
Multe a rate
Con il nuovo Codice della Strada, gli importi delle multe potranno essere frazionati nel pagamento, in base alla fascia di reddito alla quale si appartiene. In particolare, se l’automobilista sanzionato dimostra di avere un reddito inferiore a 10.628 euro e la multa da pagare supera 400 euro, potrà chiedere di rateizzarne il pagamento fino a 60 quote. Invece diminuiscono i tempi utili per fare ricorso: dagli attuali 150 a 90 giorni.
Più strumenti di controllo alla polizia
Le modifiche al Codice della Strada prevedono più strumenti di controllo per la polizia. Secondo le modifiche al Testo Unico si garantirà una maggiore presenza di Polizia municipale e Polizia stradale. I Comuni con oltre 5.000 abitanti e almeno 5 vigili in servizio riceveranno contributi per l’acquisto di alcolimetri.
La “scatola nera” debutta sulle auto
Il Sottosegretario ai Trasporti Roberto Castelli, durante la Conferenza sul Traffico di Stresa, è tornato alla carica con l’esigenza di montare sulle vetture le scatole nere, un dispositivo simile a quello utilizzato sugli aerei che, collegato alla centralina dell’auto, permette di registrare eventuali anomalie che hanno potuto provocare un incidente.
Animali: non dimentichiamoci di loro
Il soccorso non va prestato solo alle persone coinvolte in un incidente, ma anche agli animali. Non farlo potrebbe costare caro. Se un automobilista sarà responsabile dell’investimento di un animale, dovrà fermarsi per soccorrerlo e chiamare un veterinario. In caso contrario, sono previste sanzioni da 78 a 1.559 euro.