Fiat 500: i malumori dei concessionari Chrysler
Negli Usa, i concessionari Chrysler mostrano malumore per la Fiat 500. Motivo: problemi economici nel costruire showroom dedicati
Mentre il gruppo Chrysler si appresta a impostare la strategia sulle modalità di vendita della Fiat 500 negli Stati Uniti, dai concessionari della Casa americana iniziano a sorgere alcuni malumori.
Nulla di personale contro Marchionne e il marchio torinese o tantomeno per il fatto di dover aggiungere il quinto brand dopo quelli di Chrysler, Dodge, Jeep e Ram: il problema è legato al fatto che le direttive aziendali impongono ai rivenditori di vendere la 500 in showroom separati, che costerebbero centinaia di migliaia di dollari.
“L’entusiasmo per la Fiat inizia a scemare – ha detto in maniera chiara un dealer Chrysler della east coast – anche perché la Casa madre non ci finanzia gli ampliamenti indispensabili per accogliere ed esporre la 500. E per questo non so se la commercializzerò”.[!BANNER]
Intanto Chrysler si appresta a riunire a Detroit 600 concessionari, scegliendone almeno 200 sparsi per il territorio statunitense cui affidare la vendita della 500, la cui produzione per il mercato nordamericano è prevista da stabilimenti in Messico, mentre sarà acquistabile da poco prima di Natale. Marchionne ha precisato che i dealer Fiat tratteranno anche i prodotti Alfa Romeo.
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