Sinistri inventati, automobilisti non assicurati e contrassegni falsi pesano per 15 miliardi di euro. Campania maglia nera, però pure al Nord…
Sinistri inventati, automobilisti non assicurati e contrassegni falsi pesano per 15 miliardi di euro. Campania maglia nera, però pure al Nord…
Forse non tutti sanno che le truffe assicurative pesano per 15 miliardi di euro l’anno, tra sinistri inventati, automobilisti serenamente in circolazione senza polizza o anche con contrassegni falsificati.
Il panorama delle frodi assicurative, per niente rassicurante, vede in testa alla classifica la Campania con l’11,91% degli illeciti, vale a dire una media di quasi 12 truffe su 100 contratti stipulati. Al secondo posto troviamo la Puglia con un 7,4%, seguita dalla Calabria con il 4%. Cifre da capogiro se si paragonano al 2,5% della media delle regioni italiane.
Come se non bastasse, sempre al Sud, si verifica una richiesta danni per infortunio, come il classico “colpo di frusta”, quasi a ogni tamponamento. Purtroppo alle truffe sui sinistri bisogna sommare anche un aumento dell’evasione assicurativa che dal 2003 fino a oggi risulta quasi raddoppiato (+82,6%).[!BANNER]
Ovviamente nella lista stilata dalle compagnie di assicurazioni risultano anche molte regioni più virtuose, quasi tutte posizionate nel nord della penisola. Con lo 0,30 % di dichiarazioni illecite, il Friuli risulta in cima alla classifica seguito da Umbria, Toscana e Veneto a quota 1%, mentre Liguria e Lazio rimangono al di sotto del 2%.
Secondo Ania (Associazione Nazionale Imprese Assicurative) le truffe sui sinistri e la falsificazione dei bollini assicurativi effettuati nel 2009, hanno fatto aumentare i premi dell’anno in corso tra il 5% e l’8%, valori che portano il costo medio dell’RC Auto in Italia al doppio della media europea: 407 euro contro 230 euro.