Le nostre perplessità sull’obbligo per gli automobilisti della Provincia di Milano di munirsi di pneumatici invernali o catene dal 15 novembre
Le nostre perplessità sull’obbligo per gli automobilisti della Provincia di Milano di munirsi di pneumatici invernali o catene dal 15 novembre
Sono bastate 24 ore dall’annuncio per far scattare polemiche e malcontento sull’obbligo per gli automobilisti di dotare le proprie auto di gomme invernali o di avere a bordo catene da neve, dal prossimo 15 novembre fino al 31 marzo. L’ordinanza, in particolare, è stata messa nero su bianco dalla Provincia di Milano traendo diretta ispirazione dal nuovo Codice della strada di recente introduzione. Il capoluogo lombardo, in realtà, non è la prima provincia in assoluto ad ordinare un provvedimento simile, infatti lo ha adottato già dallo scorso anno la Provincia piemontese del Verbano-Cusio-Ossola.
Ciò che però rende perplessi i diretti interessati, ossia gli automobilisti, sono alcuni aspetti dell’ordinanza stessa. Innanzitutto, il fatto che l’obbligo sia previsto solo per le strade provinciali ma non per quelle statali, regionali, comunali e via dicendo, come se nella sostanza ci siano delle differenze fra l’una e tutte le altre in termini di sicurezza.
Altro aspetto che appare discutibile è l’equiparazione, di fatto, fra gomme invernali e catene da neve (per evitare la multa basta una delle due soluzioni) che invece hanno destinazioni completamente differenti, in quanto le prime vanno bene su fondi bagnati e con nevischio con temperature al di sotto dei 7 gradi, mentre le catene vanno montate quando il fondo stradale è completamente ricoperto di neve o ghiaccio.
Oltre al fatto che molte vetture sono dotate di cerchi in lega su cui non possono essere montate le catene, ma solo le gomme invernali, non va sottovalutato l’aspetto economico per le famiglie milanesi che dovranno mettere in conto una bella somma per essere in linea con la norma. Su un’utilitaria ad esempio, montare pneumatici invernali richiede una spesa non inferiore ai 250-300 euro che cresce inevitabilmente per vetture di segmento superiore come le berline. E se in famiglia, come spesso avviene, si possiedono due auto (una piccola e una grande), la spesa va raddoppiata. Un bel salasso insomma.[!BANNER]
Ultimo, ma non per importanza, il problema della tempistica. Gli automobilisti in pratica avranno circa 3 settimane per adeguarsi alla norma; un lasso di tempo piuttosto esiguo visto e considerato il numero dei cittadini interessati e ancor più il fatto che deve prendere il via una campagna di informazione capillare e adeguata alla portata dell’intervento.