In seguito ai notevoli incrementi delle tariffe dell’RC auto, il Codacons ha proposto di abolirne l’obbligo per non vessare i consumatori
In seguito ai notevoli incrementi delle tariffe dell’RC auto, il Codacons ha proposto di abolirne l’obbligo per non vessare i consumatori
Il prezzo dell’rc auto continua ad aumentare? Bene: aboliamo l’obbligo di sottoscrivere tali polizze. La proposta – al limite fra il serio e il provocatorio – è stata fatta dal Codacons in seguito alle continue lamentale provenienti da numerosi automobilisti (soprattutto nel sud del Paese) colpiti dai continui aumenti delle tariffe, diventati in alcuni casi insostenibili.
In realtà non è solo la sigla simbolo del coordinamento delle associazioni ma sono anche i singoli membri a lanciare la protesta, sommersi dalle telefonate e dalle mail di protesta. Con la sua discesa in campo, il Codacons ha riportato all’attenzione un problema molto grave che colpisce milioni di italiani.
“La questione – ha detto il presidente Carlo Rienzi – è molto semplice: da un lato gli automobilisti sono obbligati a sottoscrivere una polizza per la loro auto, dall’altro ci sono le compagnie assicurative che dettano i prezzi come pare a loro, lasciando gli utenti in uno stato di schiavitù dal quale potrebbero uscirne solo se la polizza di responsabilità civile non fosse più obbligatoria“.
Non va dimenticato, tuttavia, che gli incrementi dei premi sono legati a doppio filo con il numero dei sinistri e con il fatto che in certe regioni – Campania, Puglia e Calabria in primis – le truffe sono all’ordine del giorno.
Fatto sta che il Codacons ha già presentato denuncia all’Isvap (l’istituto che vigila sulle assicurazioni private), fondandosi sulle comunicazioni degli utenti inferociti che, dati alla mano, si sono trovati a pagare tariffe superiori mediamente al 25% rispetto all’anno prima con punte del 28,7% per le compagnie tradizionali e del 17,3 per quelle on line o telefoniche.[!BANNER]
Come detto, il caro polizza varia da città a città: a Napoli la media del 2010 è di più 170% mentre considerando l’intero sud si arriva al 50%.
Pronta la replica dell’Isvap, che ha precisato che le aziende assicuratrici hanno piena libertà sulle tariffe e che gli illeciti vengono comunque puniti con multe salate.