Proposta di legge della Commissione Trasporti attualmente al vaglio della Commissione Bilancio: mai più bambini “dimenticati” in auto. E si pensa anche ad inasprire le sanzioni per i furbetti del cellulare.
Mai più bimbi lasciati soli nell’auto chiusa: recenti episodi dal tragico epilogo hanno, in questo senso, dato una mano determinante alla proposta di legge introdotta nei mesi scorsi dalla Commissione Trasporti della Camera e attualmente, insieme ad altre proposte, in attesa di ricevere il via libera dalla Commissione Bilancio.
Nel dettaglio, qualora gli emendamenti di Commissione all’esame dovessero essere approvati, per tutti i conducenti diventerà obbligatorio dotarsi di un dispositivo di avviso acustico che segnala la presenza del bambino lasciato all’interno del veicolo. Contestualmente, e sempre in materia di sicurezza su strada, è in esame un ulteriore inasprimento delle sanzioni per chi venga pizzicato ad utilizzare il telefono cellulare mentre si trova alla guida di un veicolo. Ma andiamo con ordine.
Relativamente all’adozione di un sistema di “allarme” sonoro a tutela dei più piccoli, la proposta redatta nelle scorse settimane dalla Commissione Trasporti si rifà ad una campagna di sensibilizzazione sull’argomento avviata dal papà del piccolo Luca Albanese, il bimbo di Piacenza di due anni che nell’estate del 2013 rimase per otto ore chiuso nell’abitacolo dell’auto di famiglia: una vicenda tragica, che successivamente ispirò lo stesso genitore a creare il gruppo Facebook “Mai più morti come Luca” e lanciare ai rappresentanti in Parlamento la proposta di inserire, a bordo di tutti i veicoli, un dispositivo che avvisa il conducente che nella vettura c’è un bambino.
In effetti, la questione relativa alla dotazione di sistemi di allarme sonoro a tutela dei bimbi a bordo è particolarmente sentita su scala globale: stante un relativamente ampio assortimento di proposte già disponibili online (dalla App per smartphone al dispositivo che prevede un sensore che si collega al sedile di guida e un altro rilevatore per il seggiolino: non appena il conducente si allontana, scatta il segnalatore acustico), i dati parlano chiaro: ad oggi, sono più di 65.000 le firme che chiedono al Parlamento l’adozione di un allarme anti-abbandono per i bimbi a bordo. Di più: una recente rilevazione effettuata oltreoceano da Kidsandcar.org mette in evidenza come negli USA un bambino ogni dieci giorni sia vittima incolpevole della “dimenticanza” o della scarsa vigilanza da parte degli adulti (il 55% viene effettivamente dimenticato in auto; circa due bimbi su tre si introducono nel veicolo all’insaputa dei genitori); e nell’87% questo fenomeno riguarda bambini fino a tre anni di età.
Una seconda proposta al vaglio della Commissione Bilancio riguarda un’altra delle questioni più spinose in materia di sicurezza stradale: l’impiego del telefono cellulare mentre ci si trova alla guida di un veicolo. Secondo il disegno di legge, per i trasgressori si prevede un inasprimento delle sanzioni: una multa che varierebbe da 322 euro a 1.294 euro e, soprattutto, la sanzione accessoria della sospensione della patente da un mese a tre mesi. Con l’aggravante, in caso di recidiva entro i due anni dalla prima violazione, di vedersi comminata una sanzione amministrativa raddoppiata (vale a dire: da 644 a 2.588 euro) e sospensione della patente da due a sei mesi.