La casa ango-malese punta a un notevole investimento per produrre da sè i motori che equipaggeranno le auto del futuro.
La casa ango-malese punta a un notevole investimento per produrre da sè i motori che equipaggeranno le auto del futuro.
Entro la fine di gennaio 2011 si avrà la conferma se i piani di rilancio del marchio Lotus prevedono la produzione in proprio dei motori che dovrebbero essere impiegati sulle sportive della Casa britannica. In ogni caso, è possibile – ma c’è chi dice probabile – che già dal 2012 potrebbero essere progettati e assemblati i motori V8 per la Lotus Espirit e i V6 per la futura Elan.
La produzione dei propulsori, in realtà, non sarebbe una novità per il costruttore visto che in passato lo ha fatto per altri. Certo, andare in questa direzione comporterà un investimento notevole, come sa l’amministratore delegato Dany Bahar, colui che 12 mesi fa portò di nuovo Lotus in Formula 1, dopo 15 anni di assenza.[!BANNER]
Ma i costi per produrre i motori potrebbero ben presto essere ammortizzati e permettere alla Casa anglo-malese di aumentare i profitti.
In un primo tempo, tutte le auto del gruppo Proton condividerebbero le tecnologie, i materiali e le piattaforme, in modo da non gravare troppo sul bilancio aziendale.