Le autorità di Pechino fisseranno un tetto massimo per le immatricolazioni di auto nuove nel 2011. I permessi saranno estratti con una lotteria.
Le autorità di Pechino fisseranno un tetto massimo per le immatricolazioni di auto nuove nel 2011. I permessi saranno estratti con una lotteria.
A Pechino, città che conta oltre 20 milioni di abitanti e quasi 5 milioni di automobili circolanti, le autorità sono alle prese con un problema degno di qualsiasi metropoli: il traffico. E si sono decise a darci un taglio. Un taglio alle immatricolazioni di auto nuove, in una città che da sola vende – o ha venduto fino ad ora – la metà di quanto produce il nostro Paese. Una bella doccia fredda che placherà forse la smania di conquista del mercato cinese da parte di molti costruttori europei.
Il Partito Comunista Cinese, dopo il celebre controllo delle nascite, per il 2011 ha stabilito il tetto di 240mila nuove immatricolazioni, riducendo quindi del 70% le licenze assegnate nel 2010 (che sono state oltre 800mila). Una lotteria a pagamento decreterà i fortunati “vincitori” delle nuove targhe di circolazione. L’anno che si è appena chiuso ha segnato, tra l’altro, un incremento di vendite del 34% rispetto al 2009, quando erano aumentate del 46% rispetto all’anno precedente. Per snocciolare altre cifre, nel solo mese di novembre 2010 le immatricolazioni sono state 96mila… [!BANNER]
Pechino non è la prima città ad adottare un sistema del genere: Shanghai lo ha già fatto, mentre le province di Jiangsu e Zhejiang è probabile che vieteranno l’acquisto dell’auto a chi non possiede un posto privato dove parcheggiarla.
La soluzione pechinese ha scatenato una reazione drastica anche nelle Borse europee: il titolo di BMW ha perso il 6,4%, quello di Volkswagen il 5,8, quelli di Porsche e Daimler il 4,7. Solo Renault ha contenuto le perdite allo 0,7%. Peugeot è scesa del 2%, Fiat del 3,5%.