Il colosso teutonico potrebbe essere costretto ad effettuare un nuovo maxi richiamo a causa di una presunta indagine aperta dalle autorità tedesche competenti.
Nuovi guai per il Gruppo Daimler ed in particolare per il brand Mercedes che, secondo quanto riportato dalla stampa tedesca, sarebbe sotto la lente d’ingrandimento delle autorità competenti della Germania. Queste ultime, infatti, starebbero per aprire un’indagine federale relativa al possibile uso di sistemi elettronici in grado di falsare i dati sulle emissioni nocive di NOx di alcuni modelli della Casa teutonica equipaggiati con motori diesel. Entrando nel dettaglio, si scopre che 40mila Mercedes Vito e 80mila Classe C con motori diesel potrebbero essere stati equipaggiati con un “defeat device” in grado di far risultare dati di emissioni più bassi nei test in laboratorio, rispetto a quelli riscontrati nella guida reale su strada.
La situazione che si è creata sarebbe strettamente legata al richiamo della scorsa settimana relativo a ben 6.300 unità di Mercedes Vito equipaggiati con un 1.6 turbodiesel Euro 6, dotato di un sistema di controllo degli scarichi non conforme ai regolamenti. Per questo motivo, sempre secondo la stampa, la Casa della Stella a tre punte avrebbe presentato al KBA (l’equivalente tedesco della nostra motorizzazione) un inedito software che andrà a sostituire quello attuale. Ricordiamo che questi turbodiesel sono stati forniti alla Mercedes dalla Renault, anche se quest’ultima non ha voluto commentare la vicenda.
Secondo le informazioni trapelate, il Ministro dei Trasporti tedesco, Andreas Scheur, dopo aver incaricato la KBA di avviare un’indagine per far luce sui fatti, avrebbe incontrato nel pomeriggio del 28 maggio il numero uno di Daimler, Dieter Zetsche. Dal canto suo, Zetsche avrebbe negato qualsiasi coinvolgimento intenzionale da parte della Mercedes, offrendo allo stesso tempo la massima disponibilità a collaborare sul caso con lo scopo di risolvere la situazione nel più breve tempo possibile ed in modo da evitare ulteriori danni di immagine all’intero Gruppo tedesco. Per sostenere la tesi di innocenza, il manager tedesco avrebbe fornito al ministro Andreas Scheur una grossa mole di documenti che dimostrerebbero l’estraneità dai fatti del colosso teutonico.
Il settimanale tedesco Der Spiegel avrebbe inoltre affermato che questo nuovo dieselgate potrebbe spingere la Mercedes a dover effettuare una nuova operazione di richiamo che potrebbe coinvolgere fino a 600mila veicoli. Tra questi dovrebbero esserci i modelli Mercedes Classe C e Classe G. Per il momento si tratta soltanto di ipotesi che non risultano né confermate e né smentite dalla Casa della Stella a tre punte.