Dopo gli aumenti delle ultime settimane le associazioni dei consumatori sono sul piede di guerra: “Situazione intollerabile”.
Dopo gli aumenti delle ultime settimane le associazioni dei consumatori sono sul piede di guerra: “Situazione intollerabile”.
Dopo la mossa di Eni, che l’11 gennaio ha aumentato i prezzi raccomandati di benzina (+0,5 centesimi), di gpl e di diesel (+0,9 centesimi), i competitor non hanno tardato, come era prevedibile, ad adeguare anche le loro tariffe. Alla risposta ha contribuito anche l’impennata della quotazione del carburante nell’area del Mediterraneo, che alla chiusura di ieri ha raggiunto i 900 dollari a tonnellata per la benzina e gli 850 per il diesel.
Secondo Staffetta Quotidiana gli aumenti medi si attestano tra i 5 e i 15 millesimi e portano i prezzi della benzina verde a sfiorare i 1,50 euro al litro. Solo IP/Api non ha, finora, praticato ritocchi nei suoi esercizi.
Immediate le reazioni di Federconsumatori e Adusbef: “I nuovi ritocchi all’insù hanno fatto salire il prezzo della benzina a 1,47-1,48 euro al litro (anche se ci risulta che in alcune zone tale prezzo raggiunga anche 1,55 euro al litro). I prezzi della benzina a tali livelli corrispondono a quelli praticati a maggio 2008, quando il petrolio, però, si attestava a 127 dollari al barile che, corretti esattamente considerando la rivalutazione del dollaro, corrisponderebbero a 109-110 dollari al barile. Oggi, invece, il petrolio è quotato 89,21 dollari al barile, vale a dire il 18% in meno. E allora la domanda sorge spontanea: perché la benzina viene venduta allo stesso prezzo di allora?”.
Nel dettaglio, l’aumento maggiore è stato praticato da Q8 con +1 centesimo (sia per benzina che per diesel), Tamoil, Esso e Shell hanno applicato +0,5 centesimi, nei distributori TotalErg il rincaro è di 0,5 centesimi per la verde e di 1 centesimo per il gasolio.[!BANNER]
Dunque per fare benzina in modalità “servito” ci vorranno da 1,477 euro al litro degli impianti Esso a 1,484 di Tamoil (nei no-logo 1,410 euro/litro), per il diesel da 1,360 euro al litro della Esso a 1,366 nelle pompe Tamoil (no-logo a 1,286 euro/litro).
“Una situazione simile non è più tollerabile”, dicono Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, presidenti di Federconsumatori e Adusbef. “È ora che il governo si decida a intervenire mettendo in campo ogni misura o provvedimento che possa influire positivamente su questa urgente questione”.