Iniziano oggi le iniziative di sciopero della Fiom, per protestare contro il piano Fiat di Mirafiori ed una sua possibile estensione ad altre realtà.
Iniziano oggi le iniziative di sciopero della Fiom, per protestare contro il piano Fiat di Mirafiori ed una sua possibile estensione ad altre realtà.
Il modello Mirafiori potrebbe essere esteso anche ad altre realtà industriali, anche al di fuori dell’universo Fiat. Questa è la preoccupazione della Fiom, che ha organizzato uno sciopero generale dei lavoratorimetalmeccanici, che partirà dall’Emilia Romagna lo sciopero.
L’appuntamento con la piazza è stato fissato per oggi, mentre per la giornata di domani, venerdì, l’astensione e le manifestazioni riguarderanno varie regioni e in particolare là dove sono situati gli stabilimenti produttivi del gruppo Fiat, a Torino, Cassino, Pomigliano, Termini Imerese, Melfi e Lanciano.
Il segretario nazionale Cgil delle tute blu, Maurizio Landini, punta però a continuare le agitazioni in vista “del pericolo che il modello Marchionne per Mirafiori sia esteso ad altre categorie di lavoratori e ad altre aziende”.[!BANNER]
Le sigle sindacali hanno poi ribadito la loro contrarietà alla proposta di Federmeccanica di opzione tra contratto nazionale e aziendale, perché ciò “porterebbe al superamento dell’accordo collettivo”.
“L’Italia -conclude Landini – non può competere con la Polonia e la Serbia, ma deve competere con Francia e Germania e puntare alla qualità del lavoro sulla innovazione e sulla ricerca. Fare una battaglia esclusivamente sulla riduzione dei diritti è anche un arretramento sul piano industriale”.