La Cassazione ha tolto il sequestro ai semafori T-red, che ora possono riprendere a essere nuovamente installati sulle nostre strade.
La Cassazione ha tolto il sequestro ai semafori T-red, che ora possono riprendere a essere nuovamente installati sulle nostre strade.
La corte di Cassazione – con la sentenza 5317 – ha stabilito il dissequestro dei cosiddetti “T-red”, quegli apparecchi che rilevano automaticamente il passaggio dei veicoli con il rosso e che erano stati sequestrati in seguito a evidenti errori di valutazione, errori che avevano portato al sequestro da parte dell’autorità giudiziaria e alla conseguente pioggia di ricorsi al giudice di Pace di automobilisti multati con questo sistema.
In pratica, la suprema corte ha accolto il ricorso del sindaco di Fiesole, che aveva chiesto la loro restituzione: le indagini della magistratura avevano infatti evidenziato che una scheda relè difettosa posta nel T-red faceva sì che venissero trasmessi dati sbagliati facendo scattare le presunte infrazioni. Sotto accusa era il fatto che l’azienda che li produceva non aveva fatto sottoporre a controllo ministeriale anche tale relè, oltre al resto dell’apparecchio.[!BANNER]
Un’inchiesta giudiziaria della Procura di Verona aveva dichiarato che i semafori T-red avevano ottenuto fraudolentemente l’omologazione ministeriale: ma una verifica amministrativa del ministero dei Trasporti effettuata un anno fa, affermava che tale omologazione era valida. Ora è arrivata anche la decisione della corte suprema.
I giudici della Cassazione hanno ritenuto che tale scheda fosse un accessorio del T-red e che non avesse dovuto essere sottoposta a verifica da parte delle autorità statali. Pertanto era perfettamente conforme alla normativa. Resta da vedere ora se i dati delle auto sanzionate siano effettivamente corretti. Per gli automobilisti, in fondo, c’è ancora uno spiraglio.