Dal 2010 su tutte le auto in vendita nell’Unione dovrà essere presente l’eCall, il sistema automatico di allerta in caso di emergenza
Dal 2010 su tutte le auto in vendita nell’Unione dovrà essere presente l’eCall, il sistema automatico di allerta in caso di emergenza
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Se ne parla da anni. Un sistema che permetta di contattare i soccorsi in maniera automatica in caso di incidente stradale di una certa entità. Con il White Book sulla politica europea dei trasporti del 2001 e con l’istituzione del forum permanente “eSafety“, i politici dell’Unione Europea si sono posti l’obiettivo di ridurre il numero di incidenti mortali del 50% entro il 2010 attraverso la produzione di veicoli e sistemi sempre più “intelligenti”.
L’anno scorso, l’UE, ha disposto che tutti i nuovi veicoli prodotti dalla fine del 2010 debbano essere dotati di un sistema, denominato “eCall” ed in grado, appunto, di chiamare automaticamente una centrale di pronto soccorso. Ma solo in seguito della recente introduzione del numero unico di emergenza nei Paesi UE (il 112), che verrà a breve attivato anche in Italia, e la dotazione di call center adeguati, questo sistema può finalmente dirsi una realtà.
Quando si verifica un incidente, la rapidità con cui vengono mobilitati i servizi di soccorso è di fondamentale importanza per salvare vite umane o ridurre la gravità delle lesioni. In una situazione d’emergenza o in caso di incidente il sistema eCall può ridurre drasticamente i tempi di risposta di polizia, vigili del fuoco e sanitari.
L’eCall può essere attivato manualmente dagli occupanti di una vettura oppure automaticamente, attraverso sensori integrati nell’automobile in grado di rilevare l’incidente; stabilisce inoltre una connessione vocale diretta con il Centro di raccolta delle chiamate di emergenza (PSAP), attraverso il numero di emergenza 112, e invia informazioni d’importanza vitale, quali l’ora e il luogo dell’incidente e una descrizione del veicolo coinvolto.
Già BMW, con Advanced eCall, integrato nel ConnectedDrive, ha spianato la strada a questi sistemi di sicurezza in 25 Paesi tra cui l’Italia. L’introduzione dell’eCall, però, con l’imprimatur dell’Unione Europea, farà si che la dotazione sarà globale e a disposizione di un gran numero di utenti della strada.