In attesa del via libera all’accordo con i partner cinesi, Saab non paga gli stipendi al personale e ferma la produzione.
In attesa del via libera all’accordo con i partner cinesi, Saab non paga gli stipendi al personale e ferma la produzione.
La Saab lancia l’SOS: se non arriveranno al più presto i soldi delle società cinesi con le quali l’azienda ha sottoscritto un accordo, i dipendenti non riceveranno lo stipendio di giugno. Intanto, per cautelarsi, ha sospeso la produzione fino al 4 luglio in attesa di nuova liquidità.
L’attesa è dovuta al fatto che le autorità di Pechino devono dare il “via libera” all’accordo tra la Swedish Automobile (ex Spyker e attuale proprietaria di Saab) e due aziende cinesi: la Pang Da e la Zhejiang Youngman Lotus, rispettivamente distributore e costruttore di auto in Cina.
L’operazione prevede l’afflusso di 245 milioni di Euro nelle casse dell’azienda, mentre altri 400 milioni sono stati messi a disposizione con un prestito della Banca europea per gli investimenti, che serviranno a riprendere la produzione e a far ripartire le catene di montaggio in modo da evadere al più presto i circa 9.000 ordinativi che giacciono sulle scrivanie del management. Nell’attesa che tutti questi soldi prendano effettivamente la strada di Saab, i dipendenti sono obbligati ad una vacanza forzata.