Audi Q7 MY 2011: ecco cosa cambia
:format(webp)/www.motori.it/app/uploads/2017/03/004832.jpg)
Impercettibili modifiche esterne per l’Audi Q7 Model Year 2011. Sotto il cofano debuttano inediti motori e un nuovo cambio a 8 rapporti
Arriva questo mese in concessionaria l’Audi Q7 Model Year 2011, Suv premium che vuole rappresentare il massimo nel segmento in fatto di prestazioni, versatilità ed immagine. L’offerta si rinnova ora con inediti propulsori e con un nuovo cambio automatico ad 8 rapporti. Limitate invece solo ad alcuni dettagli le modifiche estetiche.
La gamma di motorizzazioni è stata rivista dagli ingegneri di Ingolstadt per ottenere una maggiore efficienza e contemporaneamente una maggiore potenza. Tutte le unità sono dotate di sovralimentazione e iniezione diretta, oltre al sistema di recupero dell’energia cinetica nelle decelerazioni e frenate.
Il 3.0 TFSI
I precedenti motori a benzina 3.6 FSI e 4.2 FSI sono stati sostituiti dal V6 3.0 TFSI, innovativo propulsore disponibile in due livelli di potenza. La versione base eroga 272 CV (200 kW) e 400 Nm di coppia tra 2250 giri e 4750 giri e consente un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 7,9 secondi e una velocità massima di 222 km/h. [!BANNER]
La versione più potente sviluppa invece una potenza di 333 CV (245 kW) e una coppia massima di 440 Nm tra 2900 e i 5300 giri. Davvero eccellenti le prestazioni, considerata la massa prossima alle 3 tonnellate: la Q7 3.0 TFSI più performante accelera da 0 a 100 km/h in appena 6,9 secondi e tocca la velocità massima di 243 km/h. Entrambe le versioni hanno consumi accettabili per il segmento di appartenenza, con 10,7 litri di carburante per 100 km, ovvero tra il 12% e il 16% in meno dei propulsori che rimpiazzano.
Il 3.0 TDI
Profondamente rinnovato anche il V6 3.0 TDI, che della generazione precedente ha in comune solo la potenza di 240 CV (176 kW) e la coppia di 550 Nm tra 1750 e 2500 giri. I consumi pari a 7,4 litri/100 km risultano ridotti del 19% grazie alle numerose migliorie apportate: il peso dell’unità è sceso di 20 kg, alcuni particolari accorgimenti nella lavorazione delle canne dei cilindri hanno permesso di contenere gli attriti interni mentre il sistema Start&Stop spegne il motore a vettura ferma. Lo 0-100 km/h viene coperto in 7,9 secondi e la velocità massima raggiunge i 215 km/h.
Lo stesso propulsore V6 TDI è offerto anche in versione “clean diesel“, che eroga la stessa potenza dell’originale ma è particolarmente efficace nella riduzione delle emissioni. Questo motore è infatti già conforme ai limiti imposti dalla normativa Euro 6, che entrerà in vigore nel 2014.
Il 4.2 TDI e il V12 TDI
Infine il 4.2 TDI da 340 CV presenta delle novità per quanto riguarda l’iniezione diretta e la riduzione degli attriti. Nonostante l’incremento della coppia a 800 Nm, il possente diesel consuma 9,2 litri/100 km rispetto ai 9,9 l/100 km della versione precedente. La Q7 equipaggiata con il 4.2 TDI accelera da 0 a 100 km/h in soli 6,4 secondi e raggiunge la velocità massima di 242 km/h.
Il top della gamma è rappresentato dal V12 6.0 TDI quattro, che è attualmente il propulsore diesel più potente al mondo su una vettura stradale. Con i suoi 500 CV (368 kW) e la coppia massima di 1.000 Nm tra 1750 e 3250 giri lancia la Q7 da 0 a 100 km/h in soli 5,5 secondi e alla velocità massima di 250 km/h limitata elettronicamente.
Cambio Tiptronic a 8 rapporti
Tutte le motorizzazioni sono abbinate a un moderno cambio automatico Tiptronic a otto rapporti, in grado di ridurre il consumo di carburante del 5%. Sviluppata sulla base del Tiptronic a 6 rapporti, questa innovativa trasmissione è dotata di un elemento di frizione supplementare e consente al motore di funzionare al suo punto di esercizio ideale ad ogni regime. I passaggi di marcia sono rapidi ed estremamente confortevoli mentre le vibrazioni vengono ridotte mediante un nuovo ammortizzatore collocato nel convertitore.
Il guidatore può scegliere tra la modalità automatica, che presenta i programmi di funzionamento D e S, e la modalità sequenziale utilizzando la leva o i bilancieri al volante. Abbinato alla trazione integrale quattro, questo cambio ripartisce normalmente la forza propulsiva nel rapporto 40:60 tra asse anteriore e posteriore ma in situazioni particolari la coppia può essere convogliata fino al 65% alle ruote anteriori e all’85% a quelle posteriori, grazie al differenziale centrale meccanico.
Se vuoi aggiornamenti su Anticipazioni inserisci la tua email nel box qui sotto:
Ti potrebbe interessare
:format(webp)/www.motori.it/app/uploads/2023/12/gernot-dollner-audi.jpg)
![Audi TT: a Gyor è stato prodotto l’ultimo esemplare dell’iconico modello [FOTO]](https://img.motori.it/0JkOpubATbVHgRm6OdHdlYUnot4=/720x0/filters:quality(90):format(webp)/www.motori.it/app/uploads/2023/11/audi-tt-ultimo-esemplare-2.jpg)
:format(webp)/www.motori.it/app/uploads/2023/11/audi-gyor-motori-elettrici-ppe-3.jpg)
![Audi TT Roadster Final Edition: solo 50 esemplari per il mercato statunitense [FOTO]](https://img.motori.it/ebHvOIIF3CVobVuKOp6HS3wDJCM=/720x0/filters:quality(90):format(webp)/www.motori.it/app/uploads/2023/11/audi-tt-roadster-final-edition-6.jpg)