Audi RS4 al capolinea, non ci sarà l'erede
La Casa Ingolstadt ha cancellato il progetto della nuova RS4 a causa di sovrapposizioni con altri modelli della gamma.
In un periodo di prolificazione incontrollata di nuovi modelli e di relativi segmenti di nicchia, Audi va in controtendenza decidendo di cancellare dai propri programmi l’erede della RS4, modello simbolo della sportività del Costruttore di Ingolstadt, spinta da un V8 4.2 litri da 420 CV e uscita di scena ormai dal 2007.
Il motivo sarebbe in una possibile sovrapposizione con la sportivissima coupé RS5, equipaggiata dal V8 4.2 litri da 450 CV, considerata un ottimo compresso in fatto di prestazioni e di abitabilità per il target di clienti a cui si rivolge. Inoltre, per chi avesse bisogno di un’auto dalle prestazioni superlative, ma dotata di quattro portiere e di maggiore spazio dedicato ai passeggeri posteriori, potrà scegliere tra le imminenti RS6 e RS7, dotate entrambe di un inedito V8 4.0 litri con doppia [glossario slug=”sovralimentazione”] da ben 600 CV.
La diminuzione di appeal delle berline compatte dalla prestazioni supersportive starebbe convincendo anche BMW a non proporre una nuova M3 berlina per la futura Serie 3 (sigla di progetto F30), lasciando così la Mercedes Classe C AMG senza dirette concorrenti.
Ricordiamo che la RS4 fu realizzata oltre che in configurazione berlina, anche in versione station wagon e cabriolet, purtroppo solo quest’ultima sarà destinata ad avere un seguito, visto che è già in programma una versione “aperta” della RS5, realizzata sulla base della A5 Cabriolet.
Ovviamente i problemi di sovrapposizione dei vari modelli Audi è solo la punta dell’iceberg che ha convinto il Gruppo Volkswagen a desistere su una eventuale produzione della berlina teutonica firmata dal reparto Rennsport. Negli ultimi tempi infatti gli uomini del Gruppo tedesco sono stati molto occupati a riposizionare l’immagine dei vari brand (il Gruppo detiene il controllo di circa 8 case automobilistiche), mettendo a punto una strategia di sviluppo e una gestione comune delle sinergie tra i vari marchi.
Ad esempio la Casa di Ingolstadt avrà il compito di realizzare le piattaforme dei prossimi SUV di lusso dell’intero Gruppo, mentre Porsche e Bentley saranno sempre più unite nello sviluppare soluzioni tecniche e meccaniche da applicare alle proprie sportive. I rimanenti marchi Volkswagen, Seat e Skoda avranno il compito di contrastare le Case generaliste con nuove proposte e soluzioni sempre più orientate ad una mobilità eco-sostenibile.[!BANNER]
In futuro Volkswagen – che mira al traguardo dei 10 milioni di veicoli all’anno nel 2018 – potrebbe acquisire nuove Case automobilistiche ed entrare addirittura anche nel settore delle due ruote. Se così fosse potrebbe esserci il serio rischio di vedere sempre più assottigliarsi la personalità dei singoli brand, offuscando la loro gloriosa storia in nome dei freddi profitti.
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