Auto d'Epoca: "Verona Legend Cars" presentato al Museo Nicolis

Nella prestigiosa cornice del Museo Nicolis di Villafranca è stata presentata la prima edizione di “Verona Legend Cars”.

Per parlare di vetture leggendarie, quelle che verranno presentate per la prima volta al Verona Legend Cars che si terrà dall’8 e il 10 Maggio nel quartiere espositivo della Fiera di Verona, nessun posto migliore del Museo Nicolis di Villafranca: contiene otto collezioni di pezzi esclusivi, spesso unici. Volendolo riassumere in numeri: circa 200 auto e 105 moto d’epoca, 120 biciclette, 120 strumenti musicali, più migliaia fra oggetti come strumenti musicali, modellini e macchine da scrivere.

L’obiettivo di questa fiera, anticipata lo scorso settembre da un concorso d’eleganza, è quello di trasmettere l’amore per l’automobile anche a chi non le vive da appassionato, usando come “tramite” per apprezzare le auto moderne le loro antenate del passato, come si è detto durante l’incontro stampa tenutosi ieri a Villafranca, che ha anche coinvolto i giornalisti in una gara di accelerazione fra una Lamborghini Diablo VT Roadster del 1998 e una più recente Murciélago, messe a disposizione da Art & Motors.

Durante la Fiera sarà possibile anche, previa iscrizione, partecipare a una gara di regolarità che metterà in palio l’iscrizione gratuita alla Mille Miglia 2016 per il vincitore, e il diritto alla partecipazione per i secondi e terzi classificati. Venerdì 8 maggio è previsto il ritrovo per gli equipaggi con le auto storiche al Museo Nicolis di Villafranca, da dove poi continueranno verso Piazza Bra, dove durante la serata le storiche saranno visibili al pubblico. Sabato 9 invece il giro proseguirà verso la Valpolicella, dove si terrà il “Trofeo Luciano Nicolis” consistente in prove di regolarità e conseguente premiazione.

Alla Fiera invece vedremo gli stand ufficiali di alcune case automobilistiche, fra cui Aston Martin e Porsche, che presenteranno i loro ultimi modelli. Mentre per gli amanti delle storiche possiamo anticipare che alcuni accordi con tre importanti musei europei dell’automobile stanno volgendo verso la chiusura, garantendo quindi il filo rosso conduttore fra presente e passato.