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Auto elettriche troppo costose: un problema per la mobilità privata

Di Tommaso Giacomelli
Pubblicato il 29 set 2022
Auto elettriche troppo costose: un problema per la mobilità privata
Per avere un rapido passaggio alla transizione ecologica, è necessario un abbassamento del prezzo delle auto elettriche secondo Jato Dynamics.

Le auto elettriche non accennano a diminuire il loro costo d’acquisto, che al momento è troppo alto per sperare che in tempi brevi l’automobilista medio possa passare da una vettura con motore endotermico a una a batteria. Attualmente è utopistico credere che ci possa essere un’accelerazione repentina verso la transizione ecologica e, a suffragio di questa tesi arriva in soccorso il report sviluppato da Jato Dynamics, che porta il suo focus proprio sull’inaccessibilità – nella maggior parte dei casi – dei consumatori nell’acquistare un’auto elettrica senza degli incentivi o degli sconti sul prezzo finale. L’unica soluzione è una decisa riduzione dei prezzi delle elettriche per sperare in una diffusione di massa.

Il problema futuro

Jato Dynamics è esplicito nell’affermare che molti saranno esclusi dalla mobilità, perché se le condizioni generali resteranno tali a quelle attuali, l’automobile e la mobilità individuale saranno un lusso.

“Una parte significativa della popolazione è esclusa dalla transizione verso la mobilità elettrica a causa dei problemi legati all’accessibilità economica dei veicoli. Senza un’offerta conveniente, la mobilità privata non sarà accessibile a molti consumatori. In questo modo gli obiettivi di riduzione delle emissioni si riveleranno alla fine irraggiungibili”, sostiene il report di Jato Dynamics.

Uno scenario nuovo

Da quando l’automobile è stata inventata, il periodo attuale è quello di maggior cambiamento, di rivoluzione. I costruttori si stanno impegnando per far migrare il mondo delle quattro ruote verso le zero emissioni, così come i governi stanno adeguando i proprio Stati con infrastrutture idonee alla nuova mobilità. Per Jato Dynamics manca ancora un tassello fondamentale per completare la transizione ecologica.

“Sono stati compiuti progressi senza precedenti, ma molte sono le sfide da affrontare lungo la strada. I costruttori continuano a migliorare l’autonomia dei loro veicoli in modo sempre più significativo e realtà pubbliche e private uniscono le forze per sviluppare e dispiegare una infrastruttura di ricarica migliore, ma ora i governi e le stesse Case devono affrontare e risolvere l’attuale squilibrio dei prezzi tra i mercati”, sostiene il report.

Auto elettriche: la forza della Cina

In questo nuovo scenario per l’industria dell’auto, Europa e Stati Uniti sembrano viaggiare a un velocità inferiore rispetto alla Cina. La grande nazione orientale è riuscita già a proporre una drastica riduzione dei prezzi dei veicoli a batteria, cosa che non accade ancora in Occidente. Nel primo semestre, il prezzo medio di un’auto a zero emissioni si è attestato su 55.821 euro in Europa e su 63.864 euro negli Stati Uniti, in aumento rispetto ai 48.942 euro e ai 53.038 del 2015. I listini delle vetture elettriche sono superiori, in media, del 27% rispetto a un veicolo a benzina nel Vecchio continente e di ben il 43% oltreoceano.

Questa cosa non succede in Cina, dove si è passati da una situazione di prezzi medi (circa 66.819 euro) superiori a quelli europei e statunitensi a una nettamente di vantaggio. Le iniziative perseguite da Pechino hanno permesso all’industria automobilistica locale di tagliare il costo dei listini ad appena 31.829 euro, il 33% in meno rispetto a un veicolo a benzina. La Cina ha mostrato la via per compiere la transizione ecologica più rapida e indolore.

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