Tre generazioni a confronto che sottolineano come è cambiato il mondo delle corse in Formula E.
Le gare andate in scena a Roma hanno acceso ulteriormente l’interesse per la Formula E in Italia, e l’arrivo della Maserati nella prossima stagione sarà un motivo ulteriore per seguire il campionato dedicato alle monoposto elettriche. L’evoluzione di queste vetture, inoltre, non si ferma, e nel 2023 arriveranno le Gen3, ancora più performanti, che sanciranno un altro passo avanti dell’elettrico nelle prestazioni pure.
Le monoposto Gen1 hanno aperto la strada alle corse in elettrico
Tutto è iniziato nel 2012 con le monoposto Gen1 dalla potenza di 150 kW che potevano scattare da 0 a 100 km/h in meno di 3 secondi, ma costringevano ad una sosta a metà gara per salire su un’altra monoposto analoga, a causa della durata esigua della batteria. Le gare in realtà sono iniziate nel 2014, e già nella stagione successiva la serie ha portato 7 nuovi costruttori a sfidarsi in pista con un regolamento che consentiva ai team di progettare i motori, i cambi, gli inverter, e le sospensioni posteriori.
La conseguenza fu un aumento di potenza da 150 kW a 170 kw, per un valore che, tradotto in CV, si aggirava intorno ai 230 CV. Nel 2017 si è intervenuti sull’ala anteriore delle Gen1 per rendere le monoposto più robuste, mentre la rigenerazione della batteria è stata ottimizzata ed ha consentito un incremento dell’efficienza del 50%. Cambiano anche le gomme, grazie all’impegno di Michelin, sempre più adatte ai circuiti stradali in cui corrono le auto di Formula E.
Con le Gen2 spariscono il cambio auto in corsa ed i parafanghi
Nel 2018 vengono presentate le monoposto della Gen2 che correranno dall’anno successivo. Rispetto alle Gen1, che con l’ultima evoluzione hanno toccato i 180 kW, arrivano a 250 kW, e toccano una velocità di punta di 280 km/h, ma l’aspetto più interessante è che la batteria dura 45 minuti più un giro, quindi sparisce la necessità di effettuare il cambio auto in corsa.
Le Gen2 lasceranno il posto alle cattivissime Gen3 dall’anno prossimo, ma nel 2021 hanno subito un’evoluzione aerodinamica che ha comportato una rivisitazione della zona anteriore e l’aggiunta d una pinna al posteriore. A completare il quadro, inoltre, è arrivato un nuovo estrattore, un accenno di ala nel retro della monoposto, e l’assenza dei parafanghi che le rende delle vetture a ruote scoperte a tutti gli effetti.
Le Gen3 saranno velocissime e potranno rigenerare il 40% dell’energia utilizzata
L’evoluzione non si ferma e gli appassionati delle monoposto elettriche attendono con ansia la stagione 2023 in cui debutteranno le velocissime Gen3, accreditate di una velocità massima di 320 km/h. Queste monoposto, oltre al motore posteriore da 350 kW, presentano un motore anteriore da 250 kW, per una capacità rigenerativa di 600 kW, e promettono di recuperare almeno il 40% dell’energia utilizzata. Comunque, già si parla di Gen4, per cui la Formula E guarda con fiducia al futuro e sono già in molti a chiedersi se, nel tempo, diventerà la nuova F1.