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Auto storiche: ecco le più costose di sempre

Di Francesco Giorgi
Pubblicato il 5 set 2017
Auto storiche: ecco le più costose di sempre
dalla Ferrari 250 GTO alla Mercedes W196, alla Jaguar D-Type, quali sono i modelli d’epoca che hanno raggiunto le maggiori quotazioni? Lo indica MoneySuperMarket.

Ferrari, Mercedes, Jaguar, Bugatti, Alfa Romeo, Aston Martin, Shelby Cobra, Ford, Duesemberg, Porsche: cosa può esserci in comune fra tutti questi marchi? La risposta è, nello stesso tempo, complessa e semplice.

Un elemento in comune c’è: il grandissimo valore di alcuni dei rispettivi modelli-simbolo che hanno contribuito a scrivere pagine memorabili nella storia di quelle che, a livello mondiale, vengono salutate dagli appassionati come le Case auto maggiormente rappresentative.

E non è un caso che le più importanti aste mondiali dedicate alle auto d’epoca più prestigiose ottengano un ritorno di immagine superiore se, nei rispettivi lotti di veicoli all’incanto, ci sono vetture che appartengono ad uno (o a più di uno) dei dieci “top brand”.

A puntare i riflettori sull’importanza del settore delle auto d’epoca è uno dei portali più influenti: si tratta di MoneySuperMarket, società di oltremanica specializzata nella comparazione di prezzo fra i beni di consumo, che nei giorni scorsi ha pubblicato una indagine sul comparto dell’auto storica, sempre più al centro dell’attenzione da parte di ampie percentuali di pubblico.

Che l’auto d’epoca, da fenomeno di costume, sia oggi più che mai presente nell’economia di mercato non va vista come una esagerazione: nel 2016, sottolineano i tecnici di MoneySuperMarket, il comparto delle “veteran” e “vintage” ha registrato un aumento-record pari al 28%.

Gli analisti, in questa fase di euforia, iniziano tuttavia ad interrogarsi su quanto durerà il felice momento dell’auto d’epoca: bene-rifugio (ovviamente ci si riferisce ai modelli che raggiungono le più elevate quotazioni) destinato a mantenersi nel tempo, oppure il settore si prepara ad un nuovo momento di “stallo” come già avvenne negli anni 90?

Lasciamo decantare per un po’ il quesito: più avanti torneremo sull’argomento. È, in ogni caso, sintomatico il fatto che la stessa MoneySuperMarket abbia redatto una classifica delle Case automobilistiche più rappresentative, accompagnata dalle cifre più clamorose raggiunte nelle aste dedicate all’auto storica.

Ed ecco spiegata la domanda di partenza: il fil rouge che lega lo stato dell’arte, a tema automobilistico, per Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna e nord America trova risposta negli importi più elevati mai sborsati per auto d’epoca.

La classifica viene guidata, saldamente, dalla Ferrari 250 GTO; in seconda posizione c’è la monoposto Mercedes W196 del 1954, ex-Juan Manuel Fangio, che nell’estate del 2013 passò di mano per 29.600.000 dollari e che, oggi, vale già 30.433.000 dollari. Segue, sul gradino più basso del podio, la Jaguar D-Type del 1955 che a Pebble Beach 2016 fu “battuta” a 21.780.000 dollari. E ancora: la Bugatti Royale Kellner Coupé del 1932 (9.800.000 dollari: l’aggiudicazione risale al novembre 1987; ad oggi il valore è nell’ordine di 20.659.000 dollari) e la Alfa Romeo 8C 2900B del 1939 venduta nel 2016 a 19.800.000 dollari, la Aston Martin DB4GT Zagato del 1962 (attuale valore stabilito da MoneySuperMarket: 14.300.000 dollari), la Shelby Cobra 289 che a Pebble Beach 2016 raggiunse 13.750.000 dollari tanto da stabilire un record di vendita all’asta fra le vetture “made in Usa”, avendo superato la Ford GT40 che nell’agosto del 2012 fu aggiudicata a 11.575.000 dollari e che oggi varrebbe già 475.000 dollari in più.

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