Automotoretrò: al Lingotto la storia dell’auto
Crescita costante, espositori e pubblico record, per la manifestazione del motorismo d’epoca nel cuore storico dell’auto italiana.
La locandina di Automotoretrò 2015 è dedicata alla Lancia D50 di formula 1 che, guidata da Ascari, si aggiudicò 60 anni fa il Gran Premio del Valentino, disputato a poca distanza dal Lingotto. L’innovativa F1 Lancia, nell’esemplare che appartiene alla Collezione Lancia, campeggia quindi all’ingresso del Padiglione 2.
A poca distanza nello stand Lancia la veterana Alpha con la quale un giovanissimo Vincenzo Lancia gareggiò proprio all’inizio della storia del marchio, nel 1907 e 1908. Solo poco più in là una Stratos Alitalia, una Fulvia HF 1300 Gr.4 ex Jolly Club ed una Delta Integrale disegnano un suggestivo filo rosso della Lancia nel motorismo sportivo, dal 1907 all’epilogo nel 1992 del sesto titolo mondiale Rally della Delta Integrale.
Fiat festeggia il sessantesimo della popolare 600, protagonista assoluta della motorizzazione di massa del boom italiano degli anni 50 e 60. Ma sessant’anni compie anche il marchio Autobianchi, che espone tutta la produzione dalla prima Bianchina, in tutte le pittoresche versioni e colorazioni, attraverso la Primula Coupé, le A112 e A111, fino alla Y10 che quest’anno festeggia il trentennale. Per Maserati alcuni esemplari della Collezione Panini, tra cui la cattivissima sport Tipo ’63 Birdcage.
Oltre Fiat e Lancia tra gli espositori ufficiali anche Audi e Mercedes Benz, con una formidabile sfilata di 300 SL, dalla Gullwing alla Roadster. Altri due espositori ufficiali – Abarth e Jeep – espongono invece nell’avveniristico padiglione dell’Oval del Lingotto che ospita per il sesto anno anno consecutivo l’evento parallelo di Automotoracing.
Nell’Oval le sportive, storiche e moderne, i veicoli pesanti da grandi raid, il tuning con le più fantasiose e pittoresche eleborazioni anche su vecchie Twingo, Clio, Punto, Ypsilon, Megane e naturalmente Maggiolini, una parata di Delta Integrali di ogni tipo e livrea e la musica sparata dai mostruosi impianti audio che trasformano quelle che nascevano come anonime utilitarie in infernali discoteche ambulanti.
E’ una singolare commistione tra moderno e storico che sembra particolarmente gradita all’eterogeneo pubblico della rassegna torinese, sembra di vivere contemporaneamente l’atmosfera piena di storia della Fiera di Padova e quella giovanilista, rumorosa, colorata del Motor Show di Bologna. Gran ricchezza espositiva con sogni impossibili, come una splendida Bugatti, la Lancia Florida prefigurazione della Flaminia, Aurelia B24 Spider accanto a tante storiche “popolari” come Giulia berlina e GT, Fulvia Coupé, Fiat 1300 e 124 Spider, addirittura una perfetta Fiat 126 del 1973, con 8.000 km all’attivo e in condizioni pari al nuovo.
Tra le curiosità un camion Isotta Fraschini del 1948, perfettamente restaurato. E poi come da tradizione, una grande offerta di ricambi, modellismo, manuali, riviste automobilistiche, manifesti, depliant e, caratteristica di Automotoretrò, di pittori che come soggettistica hanno scelto di dedicarsi solo alle auto.Insomma anche in questa edizione la rassegna del Lingotto non delude, anzi sembra crescere anno per anno in offerta, varietà e fascino evocativo della città culla storica dell’auto italiana.
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