Autovelox: multa non valida con data errata
La Corte di Cassazione ha sentenziato che se la data riportata sullo scontrino dell’autovelox è sbagliata, la contravvenzione è nulla
Quando si riceve a casa una (spiacevole) multa per eccesso di velocità rilevata dall’autovelox è possibile chiederne l’annullamento qualora la data sia sbagliata. A decretarlo è la Corte di Cassazione, che con la sentenza numero 13887 ha accolto il ricorso di un automobilista di Sanremo che, nel 2004, si era visto convalidare dal Giudice di Pace della sua città una contravvenzione per aver superato i limiti imposti, nonostante la data fosse del giorno prima.
La Suprema Corte, interpellata dal multato, ha finalmente riconosciuto che “qualora la data sulla multa non sia corretta, si può ragionevolmente ritenere che l’apparecchio non funzioni a dovere e quindi abbia magari rilevato una velocità diversa da quella effettivamente raggiunta”. Punto.[!BANNER]
L’agente di polizia che aveva fermato l’automobilista ligure, in realtà, si era accorto che la data nel verbale era sbagliata e l’aveva corretta a penna. Al riguardo, la Cassazione ha poi aggiunto: “Fermo il fatto della presenza dell’agente, questi non era certamente in grado di percepire sensorialmente la velocità tenuta dal veicolo in quel momento”.
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