Spazio e comfort non mancano e non penalizzano prestazioni e sensazioni di guida, simili a quelle che si ricevono dai monovolume dalle “taglie forti”.
Spazio e comfort non mancano e non penalizzano prestazioni e sensazioni di guida, simili a quelle che si ricevono dai monovolume dalle “taglie forti”.
L’obiettivo di Citroen con lo SpaceTourer è chiaro: raggiungere tutte le esigenze della clientela di riferimento, che su questo segmento variano tra il comodo trasporto di persone, il desiderio di avere spazio a volontà (ma senza penalizzare il comfort) e la necessità di versatilità.
Per questo motivo SpaceTourer viene offerto in tre diverse lunghezze, che consentono al multispazio francese (nato dalla joint-venture tra il gruppo PSA e Toyota) di accontentare davvero tutti. Disponibile nelle taglie XS, M e XL (lunghe rispettivamente 4,60 metri, 4,95 metri e 5,30 metri), ha una gamma diesel BlueHDi che spazia da 95 CV a 180 CV e si può guidare sia con cambio manuale che automatico EAT6.
La bontà di questo mezzo si percepisce alla guida, con un andamento di marcia sempre sicuro e confortevole, anche quando il suo abitacolo ospita fino a 9 passeggeri. La dimensione che varia è la lunghezza, mentre altezza e larghezza sono dimensioni fisse (è alto 1,90 metri e largo 1,92 metri) e nonostante ciò risulta agile anche negli spazi urbani, grazie anche a un diametro di sterzata compreso fra 11,30 metri e 12,40 metri. Internamente il vecchio Jumpy sembra essere un lontano ricordo, poiché lo SpaceTourer offre un grande schermo da 7 pollici, il tetto in vetro e addirittura la climatizzazione separata sulle 3 file di sedili. Notevole spazio è stato regalato alla tecnologia applicata, che ha dato vita a vari sistemi di sicurezza e di assistenza alla guida; tra questi si trovano l’avviso di superamento involontario della linea di carreggiata, il sistema di sorveglianza dell’angolo morto, la lettura dei cartelli automatica, l’allarme attenzione conducente, il regolatore di velocità adattativo e l’active safety brake.
Quattro le versioni in listino dello SpaceTourer proposte dalla Casa francese: la Feel e la Shine sono pensate per chi cerca un’alternativa diversa ai soliti monovolume e sono applicate in tutte e 3 le lunghezze disponibili, in configurazione da 5, 7 o 8 posti. Ci sono poi SpaceTourer Business, commercializzato in configurazione da 5 a 9 posti e pensato per i professionisti del trasporto di persone come taxi o NCC e infine SpaceTourer Business Lounge, proposto in 2 lunghezze (M e XL), e disponibile in configurazione da 6 o 7 posti, che può essere trasformato in un vero e proprio ufficio su quattro ruote grazie a personalizzazioni particolari, come i sedili singoli girevoli in pelle in seconda fila, il tavolino scorrevole e pieghevole e i vetri posteriori oscurati. Sotto al cofano ci sono le motorizzazioni di 1,6 litri e 2,0 litri BlueHDi negli step di potenza da 95 CV, 115 CV, 150 CV e 180 CV. Il Cambio automatico EAT6 è disponibile sul 1.6 95 CV e sul 2.0 BlueHDi 180 CV. Vera “chicca” è la presenza della trazione integrale, con una versione direttamente realizzata dallo specialista Dangel.
Quando si entra nello SpaceTourer si apprezza prima di tutto l’ambiente, la sua cura, i materiali utilizzati, il tanto spazio, rappresentato anche dai 74 litri di capacità ricavati dai tanti portaoggetti, incastonati in ogni posizione dell’abitacolo. Durante la marcia, si scopre una fluidità quasi automobilistica, se non fosse per le dimensioni e il peso; in tal senso siamo rimasti colpiti dalla frenata pronta e neutrale e da una buona stabilità, con un fenomeno del Rollio poco accentuato (oseremo dire quasi assente). La gamma SpaceTourer varia da un minimo di 29.900 Euro fino a un massimo di 44.600 Euro.