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Aznom SerpaS: stile minimal e tanta potenza per la nuova barchetta italiana

Di Francesco Giorgi
Pubblicato il 21 dic 2017
Aznom SerpaS: stile minimal e tanta potenza per la nuova barchetta italiana
Leggera (900 kg), agile e potente (363 CV): i tre punti di forza della inedita SerpaS che rinnova la filosofia tutta italiana delle biposto sport. E a breve è previsto anche un motore elettrico da 200 CV.

La tradizione tutta italiana delle piccole, leggere e agilissime “barchette” biposto – una filosofia che ha permesso a molte piccole aziende artigianali di inserirsi nel “club” dei costruttori di modelli sportivi – è sempre ben radicata nella mente degli appassionati. Uno degli ultimi esempi è la immaginifica Dallara Stradale, supercar che il marchio emiliano ha presentato nelle scorse settimane.

E in queste ore, ecco una ulteriore novità: si chiama SerpaS, mette in evidenza forme che gli enthusiast non avranno difficoltà ad accostare alle “Sport” che tra la seconda metà degli anni 60 e i primi anni 80 monopolizzarono le cronoscalate “di casa nostra” (e anche all’estero) ed è stata decisa dalla factory monzese Aznom, azienda specializzata in progetti di personalizzazione automotive e realizzazione di componenti aftermarket alto di gamma nonché, all’inizio di questo decennio, una delle realtà che parteciparono allo sviluppo di Spada Codatronca Monza, esemplare unico allestito sulla SVS Codatronca del 2008.

Aznom SerpaS (termine che in dialetto piemontese significa “serpente”: più d’uno avrà già individuato un parallelismo con “Countach”, parola che da un lato identifica la leggendaria supercar di Sant’Agata Bolognese e, dall’altro, è una esclamazione di meraviglia sempre nel medesimo dialetto) si presenta come una leggera “barchetta” biposto, caratterizzata dai consueti canoni per questo particolare tipo di vetture: carrozzeria volutamente “minimal”, assenza di porte e parabrezza (è presente soltanto un sottile profilo di fronte al guscio-abitacolo), linea dalla sinuosità particolarmente accentuata, grandi parafanghi dall’andamento tondeggiante e più rialzato in rapporto a cofani e abitacolo; alle spalle del posto di guida e del sedile passeggero, un rollbar di protezione. Nient’altro.

Il disegno del corpo vettura, affidato da Aznom allo studio torinese Camal di Alessandro Camorali, presenta dimensioni decisamente compatte: 4,07 m di lunghezza, 1,76 m di larghezza su un “passo” di 2.400 mm e appena 780 mm di altezza (rollbar escluso). Alla base della struttura c’è un telaio in traliccio di tubi rinforzato con elementi in fibra di carbonio, mentre i pannelli carrozzeria sono in alluminio ribattuto a mano con dettagli (splitter anteriore, diffusore posteriore, cofano motore) realizzati anch’essi in fibra di carbonio. Per l’abitacolo, Aznom comunica ampie possibilità di allestimento sulla base delle indicazioni ricevute da ciascun cliente. Di particolare rilievo, ai fini delle prestazioni su strada, il peso: Aznom SerpaS si appesta su 900 kg.

Sotto il cofano, la originalissima “barchetta” SerpaS viene progettata per l’adozione di un’unità da 2,6 litri con architettura V8 a 72° disposta longitudinalmente e in grado di offrire alla vettura una potenza di 363 CV a 10.300 giri/min e 276 Nm di coppia massima (da urlo il rapporto peso/potenza: appena 2,68 kg/CV). C’è, inoltre, la possibilità di equipaggiare la vettura con un motore elettrico (oltre 200 CV la potenza annunciata) atteso entro il 2020.

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