Benzina: in arrivo giro di vite sui distributori
Arriva l’anagrafe dei distributori, in 2 anni chiuderanno 5.000 impianti inefficienti.
Non è assolutamente raro, viaggiando nei paesi della Comunità Europea, trovare prezzi dei carburanti inferiori a quelli della nostra penisola. Si d’accordo, da noi spesso i combustibili rappresentano una tentazione troppo forte per i governanti quando si tratta di tirare fuori soldi dalle tasche dei contribuenti, ma adesso qualcosa dovrebbe cambiare e, accise varie a parte, paghiamo ancora quelle della guerra in Abissinia tanto per intenderci, dovremmo allinearci ai listini europei.
Si ma in che modo? Attraverso l’anagrafe dei benzinaio contenuta nel DL Fare 2, che obbliga i distributori a comunicare il loro dati allo scopo di dimostrare di essere allineati con le normative sulla sicurezza. La notizia è che gli impianti non in regola saranno costretti a chiudere, e l’obiettivo è quello di arrivare a tagliare 5.000 strutture inefficienti nel giro di 2 anni. In questo modo dovrebbe crescere la concorrenza e si dovrebbe arrivare ad avere dei prezzi in linea con quelli degli altri paesi della Comunità Europea.
Funzionerà? E’ ancora presto per dirlo, anche perché nei prossimi giorni ci saranno di sicuro tutte le polemiche del caso, ad ogni modo i prezzi continuano a salire, e nel breve periodo ci sarà anche lo spauracchio di uno sciopero. Di conseguenza, per il momento, gli unici a non trarne beneficio saranno proprio gli automobilisti, ovvero coloro che dovrebbero trarne vantaggio. Inoltre, una domanda, come diceva Lubrano, sorge spontanea: basterà eliminare degli impianti e favorire l’efficienza degli stessi a contrastare il pesante fardello delle accise che grava sui carburanti italiani?
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