Bertone GB110: hypercar a tiratura limitata
Bertone ritorna sulla scena con una vettura speciale, una hypercar in serie limitata che si chiama GB110. La sigla non è altro che una celebrazione dei 110 anni dalla fondazione dell’azienda, creata da Giovanni Bertone a Torino e, poi, divenuta un’icona automobilistica a livello mondiale grazie alla creazione di alcune delle più speciali supercar della storia, a partire dalla Lamborghini Miura, la prima di questa stirpe.
La rinascita di Bertone
Il Marchio Bertone è ritornato in auge grazie ai fratelli Mauro and Jean-Franck Ricci, titolari della Ideactive, e ha l’obiettivo di ritagliarsi uno spazio per le progettazione di modelli esclusivi in piccola serie. La nuova GB110 verrà costruita in soli 33 esemplari e vuole esprimere al meglio il connubio tra tradizione, innovazione tecnologica e stile. La Bertone non ha scelto la strada della modernità, privilegiando per la sua sportiva un motore tradizionale, privo di qualunque forma di elettrificazione e alimentato da carburanti sintetici.
Motore da 1100 CV
Il motore, la cui provenienza resta sconosciuta, è in grado di toccare quota 8.390 giri e di erogare 1.100 CV e 1.100 Nm. Grazie alla collaborazione con la Select Fuel, azienda specializzata nel campo dei combustibili alternativi, questo propulsore può essere alimentato da un carburante sintetico ricavato dagli scarti plastici e può spingere la GB110 da 0 a 100 km/h in 2,79 secondi, da 0 a 200 km/h in 6,79, da 0 a 300 km/h in 14; la velocità massima è di 380 km/h. Tutto ciò è stato reso possibile dal lavoro di contenimento del peso, che si attesta a quota 1.520 kg. L’unità è abbinata a uno schema di trazione integrale e a un cambio a sette marce, di provenienza ancora ignota.
Lo stile che guarda alla storia
La GB110 possiede uno stile da sportiva a motore centrale tradizionale e nelle sue forme richiama molti modelli celebri della carrozzeria torinese. Su questa nuova hypercar troviamo portiere ad apertura verticale, con una zona inferiore vetrata ispirata alla concept Lamborghini Marzal del 1967, ed elementi fortemente geometrici che richiamano la fiancata di Alfa Romeo Carabo (1968) e Lancia Stratos Zero (1970). All’anteriore e al posteriore, invece, ci sono degli elementi aerodinamici principali e gruppi ottici a Led che donano ancora più carisma alla vettura.
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