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BMW Vision ConnectedDrive: concept futuristico

Di Andrea Zuanni
Pubblicato il 11 feb 2011
BMW Vision ConnectedDrive: concept futuristico
Bmw disegna intorno all'interfaccia uomo-macchina uno spiderino dallo stile dirompente: ispirerà la nuova Z2.

Bmw disegna intorno all’interfaccia uomo-macchina uno spiderino dallo stile dirompente: ispirerà la nuova Z2.

Al Salone di Ginevra BMW porterà un concept quanto meno rivoluzionario, l’inattesa Vision ConnectedDrive. Dotata di uno stile dirompente e di tecnologie avveniristiche, vuole essere un’anticipazione delle soluzioni tecniche e del look delle BMW del futuro. La piccola roadster Z2 attesa per il 2013 potrebbe ispirarsi alle sue forme.

Sulle proporzioni della classica 2 posti aperta bavarese il centro ricerca della Casa di Monaco ha intessuto una carrozzeria estremamente futuristica, nella quale design e tecnica si intrecciano ed interagiscono.

La sagoma delinea una vettura più piccola della Z4, vagamente ispirata alla mitica Z1 di fine anni ’80. Le strizzano l’occhio le portiere retrattili, il cofano lungo e le ruote poste ai quattro angoli della carrozzeria. L’avveniristico trattamento delle superfici è un’evoluzione di quanto apprezzato sulla Vision EfficientDynamics Concept dell’anno scorso: i diversi pannelli si sviluppano su più strati e materiali definendo un “guscio” dalle forme estremamente dinamiche.

Ma la parte più scioccante è senza dubbio l’anteriore, dominato da un’inedita calandra a reni di sagoma poligonale, che si sviluppano orizzontalmente fino a collidere con i due aggressivi tagli verticali da cui si dipartono le fiancate. Premuti verso di esse dall’ingombrante presenza del doppio rene, i fanali anteriori sembrano quasi degli elementi di secondaria importanza.

Vista di lato, la Vision ConnectedDrive appare bassa ed aggressiva, grazie anche ad un’inattesa scanalatura ascendente che proietta lo sguardo dal profilo tronco dell’anteriore alla coda corta ed affusolata. Il posteriore, particolarmente pulito, riprende il motivo a T del musetto, corredandolo di uno spoilerino integrato e due fari a led dalla forma ad L.

Molto interessante l’abitacolo, che sviluppa all’ennesima potenza il concetto “driver oriented” tanto caro a BMW. Tutto il cockpit è disegnato intorno al sedile del guidatore, mentre dei profili luminosi a fibra ottica colorano l’ambiente secondo le funzioni attivate. Tuttavia l’elemento chiave delle interfacce ConnectedDrive è il parabrezza, che avvolge l’abitacolo e si protende fino a metà cofano.[!BANNER]

L’head-up display si è evoluto in un cruscotto digitale tridimensionale che proietta sul parabrezza più livelli di informazioni, ordinati secondo importanza. Il guidatore di conseguenza ha accesso istantaneo ad una grande quantità di informazioni in tempo reale, tenendo presente che diversi sensori montati su tutti i lati della carrozzeria monitorano costantemente la presenza di veicoli o persone nell’ambiente circostante. Anche il passeggero può contare su di un display dedicato, governabile tramite la speciale superficie conduttiva che riveste la plancia.

 

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