Bollo auto 2023: scadenze, calcolo, esenzioni e novità
Ci sono novità, modifiche, agevolazioni o particolari esenzioni per il bollo auto 2023? Quali sono le modalità di controllo per sapere se si ha diritto a uno sconto totale o parziale sulla tassa di proprietà (ad esempio se si possiede un’auto elettrica o ibrida)? Come si paga, e come controllare se il bollo auto è stato pagato negli anni precedenti?
In questa guida alle scadenze ci occupiamo del bollo auto 2023: vediamo se cambia qualcosa rispetto al 2022 (ad esempio: il superbollo è stato abolito oppure no?), quando scade, come si verifica il pagamento delle tasse automobilistiche arretrate, quanto si paga, quali sono le agevolazioni di legge e per normative regionali che riguardano particolari categorie di veicoli.
Bollo auto: ci sono novità per il 2023?
Gli importi, le modalità di pagamento e le agevolazioni in materia di bollo auto per il 2023 restano invariate, allo stesso modo delle date di scadenza entro le quali bisogna regolarizzare il bollo per non rischiare di incorrere in sanzioni ed interessi di mora.
Bollo auto 2023: come calcolarlo
Per sapere quanto ammonta la tassa di proprietà auto, bisogna calcolarne l’importo in funzione della potenza del veicolo espressa in kW, e poi effettuare delle distinzioni in base alla classe di inquinamento del mezzo (Euro 6, Euro 5, Euro 4 e così via), facilmente controllabile nella carta di circolazione. Successivamente, si deve tenere conto di due fasce di potenza (fino a 100 kW e oltre 100 kW).
Gli importi del bollo auto 2023 sono invariati: questo significa, nello specifico, che i valori-base per kW da moltiplicare in relazione alla potenza del veicolo restano gli stessi dello scorso anno.
Di seguito il dettaglio dei valori delle tasse di proprietà auto 2023.
- Autovetture Euro 4, Euro 5 ed Euro 6: 2,58 euro a kW fino a 100 kW di potenza, e 3,87 euro a kW oltre 100 kW di potenza;
- Autovetture Euro 3: 2,70 euro/kW fino a 100 kW, 4,05 euro/kW oltre 100 kW;
- Autovetture Euro 2: 2,80 euro/kW fino a 100 kW, 4,20 euro/kW oltre 100 kW;
- Autovetture Euro 1: 2,90 euro/kW fino a 100 kW, 4,35 euro/kW oltre 100 kW;
- Autovetture Euro 0: 3 euro/kW fino a 100 kW, 4,50 euro/kW oltre 100 kW.
Oltre al metodo di calcolo “matematico fai-da-te”, se si vuole sapere quanto ammonta la tassa di proprietà si può consultare il portale online del PRA (Pubblico Registro Automobilistico) gestito dall’ACI, inserendo i dati del veicolo che interessa.
Bollo auto 2023: scadenze
Per sapere quando scade il bollo auto, bisogna considerare la data di prima immatricolazione del veicolo, con riferimento all’ultimo giorno del mese successivo: di fatto, il periodo di pagamento delle tasse automobilistiche non è lo stesso per tutti in quanto varia a seconda di quando il mezzo è stato immatricolato per la prima volta in Italia.
Ad esempio: se la prima immatricolazione di un’autovettura è avvenuta il 15 aprile, il bollo auto dovrà essere pagato entro la fine dello stesso mese per il primo anno di immatricolazione, ed entro fine giugno (per non incorrere in sanzioni) per gli anni successivi. Se invece l’immatricolazione di un’auto è avvenuta negli ultimi 10 giorni del mese, la prima scadenza della tassa di proprietà avviene l’ultimo giorno del mese successivo.
Dove pagarlo?
Per pagare il bollo auto sono disponibili diversi sistemi che si basano sulla piattaforma informatica PagoPA della Pubblica amministrazione, in modalità telematica oppure di persona:
- Agenzie di pratiche auto;
- Uffici postali;
- Ricevitorie Lottomatica e Sisal;
- Canali online di Poste Italiane;
- Servizi di domiciliazione bancaria;
- Modalità di Home Banking e Mobile Banking;
- Sportelli automatici abilitati al pagamento di tasse e imposte;
- Servizio di pagamento bollo auto attraverso il portale online ACI;
- App IO, per le regioni che consentono questa modalità di pagamento;
- App SatisPay.
I metodi di pagamento che abbiamo elencato qui sopra servono anche a regolarizzare le tasse automobilistiche degli anni precedenti e non ancora saldate: quindi presso gli uffici postali, le delegazioni territoriali ACI, le ricevitorie Lottomatica e Sisal; oppure, online, attraverso la pagina dedicata del portale Web dell’Automobile Club.
Pagamento del bollo auto in ritardo: sanzioni e interessi di mora
Se si paga il bollo auto in ritardo, vale a dire dopo la sua scadenza (cioè entro il mese successivo alla scadenza dell’ultimo bollo pagato), bisogna tuttavia aggiungere gli interessi di mora e le sanzioni, il cui relativo ammontare aumenta via via con il trascorrere del tempo.
- Pagamento del bollo auto entro 15 giorni oltre la sua scadenza: sanzione dello 0,1% dell’importo della tassa di proprietà per ogni giorno di ritardo;
- Pagamento del bollo auto oltre 15 giorni e fino al trentesimo giorno dopo la sua scadenza: sanzione dell’1,5% per ogni giorno di ritardo;
- Pagamento del bollo auto oltre il novantesimo giorno e fino a 1 anno dalla sua data di scadenza: sanzione del 3,75%.
Alle sanzioni indicate qui sopra sono da aggiungere gli interessi legali giornalieri:
- Dal 1 gennaio 2021 al 31 dicembre 2021: 0,01%;
- Dal 1 gennaio 2020 al 31 dicembre 2020: 0,05%;
- Dal 1 gennaio 2019 al 31 dicembre 2019: 0,8%;
- Dal 1 gennaio 2018 al 31 dicembre 2018: 0,3%;
- Dal 1 gennaio 2017 al 31 dicembre 2017: 0,1%;
- Dal 1 gennaio 2016 al 31 dicembre 2016: 0,2%;
- Dal 1 gennaio 2015 al 31 dicembre 2015: 0,5%.
Se si paga il bollo auto dopo che è passato più di un anno dalla sua scadenza, bisogna a sua volta aggiungere i seguenti importi di sanzione, che differiscono in base al ritardo di pagamento oltre l’anno.
- Pagamento del bollo auto dopo più di un anno e fino a due anni dalla sua scadenza: 4,29% in più a titolo di sanzione;
- Pagamento del bollo auto dopo due anni e fino a tre anni dalla sua scadenza: si aggiunge il 5% come sanzione.
Anche in questi casi, occorre conteggiare in più gli interessi legali giornalieri.
Come capire se e quando è già stato pagato?
Per controllare se il bollo auto è già stato pagato e quando, è possibile accedere alla pagina specifica di calcolo bollo auto e superbollo nel portale ACI: è sufficiente selezionare la voce “Rinnovo di pagamento”, la categoria di veicolo che interessa (autovettura, motociclo, ciclomotore, rimorchio), inserire la Regione di residenza e il numero di targa del veicolo. La verifica del pagamento bollo per gli anni precedenti necessita dell’utilizzo delle credenziali SPID, CIE e CNS.
Avviene spesso che, nelle settimane precedenti la scadenza del bollo auto, le amministrazioni regionali e delle Province autonome di Trento e Bolzano (oppure l’Agenzia delle Entrate che gestisce le tasse automobilistiche per le regioni Friuli-Venezia Giulia e Sardegna) avvisino via posta – o per email, come avviene in Lombardia e in Piemonte – gli utenti che il periodo utile di pagamento del bollo si avvicina.
Bollo auto 2023: Agevolazioni e Bonus
Il bollo auto 2023 prevede diverse agevolazioni e modalità per risparmiare sull’importo della tassa automobilistica. In particolare, chi usufruisce della Legge 104, chi è proprietario di un’auto ibrida o elettrica, oppure GPL o metano (prendendo in considerazione la normativa della Regione di residenza), o ancora di un’auto storica oppure ultraventennale (se iscritta in uno dei registri storici ASI, Fiat, Lancia o Alfa Romeo). Da segnalare, inoltre, che chi risiede in Lombardia e sceglie il pagamento del bollo auto mediante domiciliazione bancaria ha diritto ad ottenere il 15% di sconto dall’importo della tassa.
Chi è esente dal pagamento del bollo auto del 2023?
Ci sono diverse categorie di proprietari di veicoli che sono esenti dal pagamento del bollo auto:
- Fruitori della Legge 104: ovvero persone affette da disabilità accertate, e rispettivi familiari, se la persona interessata è a loro carico oppure ha un reddito inferiore a 2.840,51 euro. Condizione essenziale: la cilindrata del veicolo non deve essere superiore a 2.000 cc se a benzina oppure 2.800 cc se a gasolio;
- Possessori di auto storiche: in questo caso, l’esenzione dell’intero importo della tassa di proprietà riguarda le vetture ultratrentennali a partire dalla data di prima immatricolazione. Le auto con prima immatricolazione compresa fra 20 e 29 anni (le cosiddette ultraventennali) pagano il 50% della tassa di proprietà se possiedono il Certificato di rilevanza storica e collezionistica rilasciato dall’ASI-Automotoclub Storico Italiano e facciano parte di uno dei Registri storici Fiat, Lancia o Alfa Romeo;
- Auto elettrificate: per le vetture ibride ed elettriche, l’esenzione può variare fra 3 anni (auto ibride) e 5 anni (auto elettriche) o anche di più, a seconda di quanto disposto dalla Regione di residenza.
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