Carburanti: benzina verde oltre 1,62 euro
Nuovo rialzo dei prezzi di benzina e gasolio, nonostante le quotazioni del petrolio siano stabili o addirittura in calo.
Qualcuno inizia a pensare che il prezzo della benzina sia legato al petrolio solo quando ci sono aumenti; quando la materia prima scende i carburanti vengono da altre fonti. Questa è ovviamente una provocazione, ma se da un lato il prezzo del greggio resta stabile sotto i 90 dollari al barile (anzi: nella giornata di ieri le quotazioni sono al ribasso), dall’altro la benzina e il gasolio sono tornati a salire, dopo un periodo di pausa durato alcuni giorni.
Il prezzo medio rilevato in Italia è arrivato a un massimo di 1,62 euro al litro per la verde e di circa 1,5 per il carburante per i motori diesel. Insomma: la soglia massima mai raggiunta di 1,67 (alcune settimane fa) è lì a un passo e, come ogni record, sembra fatto apposta per essere battuto.
Così, Eni si è mossa aumentato di 0,8 cent i prezzi alla pompa, seguita via via da un po’ tutte le marche come TotalErg che si è limitata a un più 0,2 cent sul gasolio e 0,3 sulla benzina. Ci sono però impianti come quello di IP e Q8 che insieme ai cosiddetti “no-logo” hanno iniziato addirittura una leggera discesa. Le rilevazioni, fatte da quotidianoenergia.it a livello nazionale su campioni di distributori, mostrano sempre delle differenza in base alla zona del Paese e in base alla marca che distribuisce il carburante: in alcuni no-logo, per esempio, la verde è venduta a 1,542 e il gasolio a 1,398. Alcuni ulteriori risparmi si possono effettuare tramite il rifornimento self service.
Il Gpl, che insieme al metano ha visto i suoi prezzi rimanere invaraiti, si posiziona tra lo 0,716 euro al litro di Eni allo 0,726 di Tamoil, mentre nei no-logo si paga in media 0,712 euro/litro.
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