Carburanti: Eni guida i nuovi rincari
La decisione di ENI di muoversi al rialzo sui propri carburanti ha portato ad aumenti da parte delle altre compagnie, soprattutto sul diesel.
Dopo il rialzo che Eni ha operato ieri sui prezzi dei propri carburanti, non è mancata la risposta delle altre compagnie petrolifere. Nella giornata di oggi i rincari dei prezzi raccomandati sono infatti proseguiti senza sosta, in particolare per quanto riguarda il diesel.
Il dato, emerso dal monitoraggio che quotidianoenergia.it e Staffetta Quotidiana hanno svolto in un campione di stazioni di servizio, permette di avere un quadro abbastanza rappresentativo della situazione nazionale.
Ecco l’elenco dettagliato dei rincari. IP: + 0,7 centesimi per la verde (1,572 euro/litro) e +1 centesimo per il gasolio (1,453 euro/litro); Shell: +1 centesimo su entrambi i prodotti (benzina a 1,578 euro/litro, gasolio a 1,441 euro/litro); Tamoil: +0,4 centesimi sulla verde (1,573 euro/litro) e +1 centesimo sul gasolio (1,454 euro/litro); Total/Erg: +0,4 centesimi sulla verde (1,572 euro/litro) e +1 centesimo sul gasolio (1,453 euro/litro); Esso: +0,5 centesimi su entrambi i prodotti.
Osservando in generale le quotazioni sul mercato del Mediterraneo, dopo quattro sessioni chiuse al rialzo, ieri i prezzi dei prodotti raffinati sono finalmente tornati a scendere. A fare la differenza è stato soprattutto l’andamento dell’euro che, dopo aver perso terreno, ha recuperato leggermente sul dollaro.
Il risultato è stato l’aumento della quotazione della benzina a 1.038 dollari/tonnellata (+ 3 dollari) e della quotazione del gasolio a 1.029 dollari/tonnellata (+4 dollari)
Scendono infine i prezzi per i compratori europei. La benzina costa ora 542 euro per mille litri e il gasolio 602 euro per mille litri, con una diminuzione, in entrambi i casi, pari a 2 euro.
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