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Carburanti: in arrivo uno sciopero dei benzinai in autostrada?

Di Tommaso Giacomelli
Pubblicato il 18 ott 2022
Carburanti: in arrivo uno sciopero dei benzinai in autostrada?
Le associazioni Faib, Fegica e Anisa minacciano lo sciopero dei benzinai, al cospetto di una bozza di riforma proposta dal Governo che lascia molti dubbi.

Lo sciopero dei benzinai autostradali è una realtà molto più concreta negli ultimi giorni, questo è quanto annunciano le organizzazioni dei gestori di carburante Faib, Fegica e Anisa, tramite una lettera rivolta ai ministeri delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili (Mims) e della Transizione ecologica (Mite), inviata per conoscenza alla commissione Garanzia sciopero servizi pubblici essenziali. Ma come mai sorge la necessità di indire uno sciopero?

La motivazione

L’oggetto del contendere riguarda principalmente quelle indiscrezioni che hanno come target la bozza del decreto ministeriale che dovrà revisionare l’impianto totale delle aree di servizio autostradali. La missione è di riportare “condizioni di economicità ed efficienza” sulla rete carburanti lungo le grandi vie di comunicazione. Uno degli obiettivi principali da raggiungere è quello di chiudere, anche attraverso un blocco del rinnovo delle concessioni, almeno un terzo delle stazioni di benzina e diesel attualmente presenti sul territorio nazionale, presentando un indennizzo equo per lavoratori e gestori. Ristrutturare la rete dunque, per farla diventare più snella e sostenibile economicamente.

Le obiezioni delle associazioni

Di tutta risposta, riguardo gli obiettivi da raggiungere, le associazioni di categoria affermano che il progetto è fallito. “Non sembra possa essere rintracciabile – scrivono Faib, Fegica e Anisa – alcuna misura che dia anche solo lontanamente il segnale di una inversione di tendenza rispetto alla situazione precedente”.

Sciopero dei benzinai: il rischio

Faib, Fegica e Anisa sostengono inoltre che gli automobilisti si trovano di fronte a uno scenario mortificante e preoccupante, affermando che siamo al cospetto di un gravissimo quanto imbarazzante stato di degrado e depauperamento della qualità e dei prezzi offerti agli utenti. Secondo le già citate associazioni, la bozza di Governo è utile per preservare un sistema ormai incancrenito. Infine viene lanciato un appello direttamente al Governo:

“Nel caso in cui il Mims dovesse pubblicare il decreto in questione, nei termini sopra descritti e in assenza delle dovute prescrizioni in materia di ‘continuità della gestione’, di osservanza dei contratti collettivi sindacali e di protezione dei livelli occupazionali del personale dipendente (…), le scriventi Federazioni annunciano che, senza ulteriore comunicazione, saranno proclamate tutte le azioni sindacali a contrasto dell’atto ministeriale, ivi compresa la chiusura delle aree di servizio autostradali”.

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