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Vuoi caricare la moto sul camper? Ecco come fare!

Di Francesco Giorgi
Pubblicato il 31 ago 2022
Vuoi caricare la moto sul camper? Ecco come fare!
Trasportare la moto o dello scooter sul camper è sempre possibile: guide per sistemare la moto nel gavone, portamoto esterni e carrelli-rimorchio.

Per caricare la moto sul camper esistono diversi sistemi. La scelta è personale: dipende dal budget a disposizione e dall’ingombro complessivo e del peso del camper che si va a ottenere. In effetti, trasportare un mezzo a due ruote sul camper è possibile: non è raro vedere dei camper che portano una moto o uno scooter all’esterno (esattamente come avviene con le biciclette), oppure sul rimorchio portamoto.

In questa guida analizziamo tutti i metodi che permettono di portarsi la moto o lo scooter in camper: cosa serve, come bloccare la moto nel camper e la normativa da rispettare.

Come caricare la tua moto nel garage del camper

La prima soluzione per il trasporto della moto in camper consiste nel sistemarla all’interno del gavone. Un sistema semplice e rapido, e che possiede il vantaggio di portare la moto in vacanza col camper, o di portare il proprio scooter in camper, al riparo dalle intemperie e da occhi indiscreti. La procedura per caricare la moto nel garage del camper è sostanzialmente la stessa che si utilizza per caricare la moto su un furgone.

Di seguito un riassunto delle operazioni da compiere.

  • Reperire un luogo adeguato per una comoda manovra di carico. I punti migliori per caricare la moto nel garage del camper sono quelli nei quali il marciapiede è più basso: di norma, in questi tratti la strada si inclina leggermente verso l’esterno per aiutare il deflusso delle acque;
  • Mettere le rampe in posizione. Le due rampe per il carico della moto vanno agganciate al camper, in modo da evitarne il minimo movimento durante l’operazione. A questo punto, si spinge la moto lungo la slitta interna precedentemente fissata.
  • Sistemare il ferma-moto. Il cuneo bloccaruote (o il ferma-moto) va posizionato in modo da bloccare la ruota anteriore;
  • Stringere le cinghie. Le cinghie a cricchetto (prima dell’acquisto è importante controllare che siano provviste di etichetta che riporta le indicazioni “SHF”, cioè la forza manuale applicabile sul tenditore; “STF”, ovvero la potenza di serraggio espressa; e il peso sopportabile) vanno strette (non troppo, altrimenti si rischia di tenere le sospensioni in una inutile tensione) intorno alla moto, magari aiutandosi con un panno o un asciugamano per non rischiare di rigare le parti della moto a contatto con le cinghie. Chiaramente, i normali controlli alla moto prima del viaggio sono indispensabili.

Strumenti da utilizzare

  • Rampa per il carico della moto;
  • Cuneo ferma-moto;
  • Cinghie a cricchetto;
  • Corde per il fissaggio della moto e/o corde elastiche.

Le rampe

La rampa per il carico della moto nel gavone del camper o sul carrello appendice si presenta spesso con forma “ad arco”, per evitare che si pieghi sotto il peso della moto o dello scooter mentre viene issata. Quando la moto è stata caricata, si ripiega la rampa e la si ripone, ben fissa, sul carrello oppure nel camper stesso.

Carrello elettrico o manuale

Gran parte dei portamoto per camper disponibili in commercio sono amovibili: alcuni, in effetti, permettono al camperista di smontarli senza l’utilizzo di particolari attrezzi. In questo modo, l’operazione è rapida e semplice e alla portata di tutti (oltre che ancora più comoda se si lascia il camper in rimessaggio nei mesi invernali). Il carico della moto o dello scooter sul portamoto esterno, oppure nel gavone del camper, possono avvenire a mano (il metodo tradizionale: bisogna tuttavia essere in due ad effettuare questa operazione) oppure servendosi di un motorino elettrico che risulta di grande aiuto. In particolar modo nel caso della struttura portamoto esterna. La capacità di trasporto di un portamoto esterno è sufficiente per una moto o uno scooter di piccola e media cilindrata.

È necessario tenere presente che il maggiore peso a sbalzo provocato dalla moto caricata posteriormente può limitare la precisione di guida del camper, perché alleggerisce l’avantreno e riduce l’aderenza delle ruote anteriori. Per contro, i portamoto esterni sono piuttosto semplici da montare, lasciano libero il gavone e, nel caso di rivendibilità del camper, possono essere tolti e montati sul nuovo veicolo: sarà, al massimo, sufficiente cambiare gli attacchi del portamoto.

Blocca ruota

I sistemi ferma-ruota a morsa permettono di tenere ferma la moto (o lo scooter) nel gavone del camper una volta che l’operazione di carico è terminata: è sufficiente accompagnare il mezzo fino in fondo al “binario” di scorrimento, e a quel punto agganciare la ruota (come si diceva più sopra, è indispensabile aggiungere una cinghia supplementare).

Soluzione esterna: rimorchio porta-moto

In alternativa al trasporto della moto nel gavone del camper o al fissaggio di una struttura porta-moto esterna, è sempre possibile utilizzare un rimorchio per moto (o carrello portamoto). In commercio, esistono varie tipologie di rimorchi per moto: differenziano per forma e per dimensioni, e hanno la possibilità di trasportare anche due o più moto (con la patente B è possibile agganciare al camper un rimorchio leggero, cioè fino a 750 kg). I rimorchi per moto migliori sono realizzati in alluminio (che non arrugginisce), dispongono di sospensioni pneumatiche, blocca ruota e occhielli per il fissaggio della moto.

Portarsi la moto in camper: cosa dice la legge

Trasportare un mezzo a due ruote sul camper è sempre possibile, a condizione di rispettare il Codice della Strada. Tanto nel caso del gavone con guide che fissano il mezzo quanto nell’ipotesi di caricare la moto o lo scooter all’esterno sui supporti portamoto, è indispensabile che tutti gli accessori supplementari siano ben fissati (in modo da tenere la moto ben ferma durante il movimento del camper) e che il peso complessivo del camper, con la moto (o le moto) caricate non superi la massa massima riportata sulla carta di circolazione, e quella limite (3,5 tonnellate) guidabile con la “normale” patente B. In caso contrario, il conducente deve essere in possesso di patente C1 (che abilita alla guida di autoveicoli con massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate e fino a 7,5 tonnellate).

È opportuno ricordare che chi viola le prescrizioni del Codice della Strada in materia di errato fissaggio del carico a bordo o su un veicolo (tale che, ad esempio, durante la marcia si verifichino cadute o dispersioni del carico stesso), così come se si superano i limiti di sagoma esterni stabiliti dall’art. 61 CdS, incorre in una sanzione amministrativa che va da 87 euro a 345 euro.

A sua volta, l’art. 167 del Codice della Strada (“Trasporti di cose su veicoli a motore e sui rimorchi”) stabilisce che a chi circola con un veicolo di massa complessiva a pieno carico fino a 10 tonnellate si applicano sanzioni amministrative crescenti in base all’eccedenza di peso caricato superiore al 5% della massa massima omologata (la legge arrotonda le risultanti ai 100 kg superiori):

  • Multa da 42 a 73 euro fino ad un sovraccarico del 10% oltre il limite indicato nella carta di circolazione;
  • Da 87 euro a 344 euro per un sovraccarico fino al 20%;
  • Da 173 a 694 euro se l’eccedenza è fino al 30%;
  • Da 430 a 1.731 euro nel caso in cui il sovraccarico superi il 30% della massa complessiva.

Quando si accerta una eccedenza di massa superiore al 10% della massa complessiva a pieno carico indicata nella carta di circolazione, la continuazione del viaggio viene subordinata alla riduzione del carico entro i limiti consentiti.

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