Caro carburante, l'altalena non ci convince
Con l’inizio del mese arrivano puntuali i nuovi rialzi (Esso, Shell, Total). Che altrettanto puntualmente scendono a fine maggio. Che strano…
Benzina, l’altalena dei prezzi non convince
Nemmeno il tempo di sorridere per i recenti ribassi del costo del carburante che gli automobilisti italiani vengono di nuovo colpiti da nuovi aumenti. Dopo il rialzo deciso da Agip martedì scorso, quasi tutte le compagnie si sono allineate arrivando a sfiorare la soglia critica di 1,4 euro al litro per la benzina e di circa 1,25 euro al litro per il gasolio.
A far salire i rispettivi listini sono state nello specifico 4 compagnie: Esso, Q8, Shell e Total. Nel dettaglio, Esso ha alzato di 1 cent il costo portando rispettivamente a 1,394 (benzina) e 1,251 euro al litro (gasolio), mentre Q8 di 1,1 cent fino a 1,403 e 1,264 euro al litro. Shell è invece cresciuta di 1 cent sul diesel attestandosi a quota 1,269 euro al litro. Total infine ha ritoccato di 0,7 cent la verde fino a 1,399 euro e di 0,6 cent il gasolio, ora fermo su 1,259 euro.
Al di là dei singoli numeri però quello che non convince è la puntualità con cui le grandi compagnie aggiornano, al rialzo o al ribasso, i listini dei carburanti. Sembra quasi che verso la fine dei 30 giorni del mese, cioè quando il portafoglio di molti italiani è quasi vuoto, ecco puntuale il ribasso alle pompe di benzina per incentivare a prendere l’auto. Al contrario all’inizio del mese, cioè quando si riceve lo stipendio e il conto in banca si fa un po’ più corposo, si verifica l’innalzamento dei prezzi.[!BANNER]
Un meccanismo simile a quello denunciato innumerevoli volte dalle associazioni dei consumatori a ridosso di ponti e festività, cioè quando milioni di automobilisti si mettono al volante per raggiungere le tanto agognate mete vacanziere.
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