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Magna è pronta a batter cassa

Di Ottavia Eletta Molteni
Pubblicato il 13 nov 2009
Magna è pronta a batter cassa
Dopo la mancata acquisizione di Opel, il gruppo canadese chiede 100 milioni di Euro. E sul piano di risanamento arriva il No del governo tedesco

Dopo la mancata acquisizione di Opel, il gruppo canadese chiede 100 milioni di Euro. E sul piano di risanamento arriva il No del governo tedesco

I guai sono appena iniziati per General Motors, il colosso americano del settore automotive che ha rifiutato di vendere la controllata Opel al gruppo canadese di componentistica Magna ad un passo dalla chiusura del contratto.

Da una parte ci sono infatti i compratori mancati che, attraverso Siegfried Wolf, loro co-amministratore delegato, fanno sapere che per la fulminea retromarcia “in ballo c’è una grossa somma, perché si trattava di trovare la soluzione ad un problema particolarmente complesso. Ci sono delle discussioni, chiariremo nelle prossime settimane”. Wolf ha parlato ad una radio austriaca dell’operazione che avrebbe coinvolto la banca russa Sberbank, ma che si è risolta in fumo. E per di più con oneri che si agirebbero intorno ai 100 milioni di Euro, cifra che il Gruppo starebbe per chiedere indietro quale risarcimento danni. Dove li troverà GM se anche il govero tedesco gli ha voltato la faccia?[!BANNER]

L’incontro programmato in data odierna tra il ministro dell’Economia Rainer Brüderle e i rappresentanti del gruppo d’oltreoceano, il numero uno europeo Nick Reilly e il vice-presidente John Smith, si è concluso con un verdetto pesante. Non saranno dispensati aiuti statali per il risanamento di Opel, che pure è marchio nazionale. Il budget stimato per tale intervento è di quelli che fanno girare la testa, 3,3 miliardi di euro.

La palla passa ora a GM, non interessa più Berlino”, ha dichiarato Brüderle (fonte: Frankfurter Allgemeine Zeitung). In precedenza il massimo rappresentante del colosso americano, Fritz Henderson, aveva chiesto pubblicamente scusa per il brusco cambio di rotta in relazione alle manovre pensate per salvare Opel e la sua storia. Tra tante voci concordi, che ricordano a GM come il risanamento della sua controllata sia affare che esuli da questioni legate all’economia tedesca, non è mancato un parere di segno di contrario. Hubertus Heil, come si legge ancora sull’edizione online della FAZ, ha invitato il ministro dell’Economia Brüderle “ad avviare una trattativa con GM. Bisogna agire, non solo deplorare l’operato altrui”.

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