Che impatto avranno i dazi USA sul costo delle auto in Italia? Rincari di 3.000 euro

Il mercato automobilistico globale è sotto pressione a causa dei nuovi dazi imposti dagli Stati Uniti, che colpiscono le importazioni di auto e componenti da Canada e Messico con un’aliquota del 25%. Questa decisione sta generando un effetto domino sull’intero settore, portando a rincari medi tra 2.500 e 3.000 euro per ogni veicolo nuovo in Italia. Secondo le stime di Federcarrozzieri, una Fiat Panda ibrida potrebbe costare 1.595 euro in più, mentre per una Toyota Yaris Cross l’aumento sfiorerebbe i 2.900 euro. I modelli premium subiranno incrementi ancora più significativi.

Dazi USA: rincari previsti

Le conseguenze non si limitano ai prezzi delle auto nuove. Anche la catena di fornitura, dai sistemi di sicurezza ai pneumatici, è colpita, rendendo più costose riparazioni e manutenzioni. In un contesto di inflazione crescente, ciò rappresenta un ulteriore peso per le famiglie italiane.

La produzione automobilistica internazionale, che dipende in larga misura dagli stabilimenti nordamericani, subisce un contraccolpo. Il Messico, con una produzione di 3,5 milioni di veicoli all’anno, è un hub cruciale per colossi come Volkswagen, Stellantis, Toyota e Honda. Nel frattempo, il costo medio di un’auto in Italia è passato da 21.000 euro nel 2019 a oltre 30.000 euro nel 2024, e le previsioni per il 2025 indicano ulteriori aumenti.

Settore in difficoltà

Le immatricolazioni di febbraio 2025 riflettono già questa crisi, con un calo del 6,7% rispetto all’anno precedente. Nonostante la Fiat Panda mantenga la leadership con 11.896 unità vendute, il futuro del mercato appare incerto. I costruttori stanno cercando di ripensare le loro reti produttive per contenere i costi, ma per i consumatori italiani il 2025 si prospetta un anno particolarmente difficile.