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Chevrolet Camaro l'esagerata: 1.400 CV!

Di Francesco Giorgi
Pubblicato il 24 ago 2010
Chevrolet Camaro l'esagerata: 1.400 CV!
Progetto artigianale al 100% commissionato da un team manager canadese (interni in pelle italiana compresi) e un costo adeguato: 320.000 dollari

Progetto artigianale al 100% commissionato da un team manager canadese (interni in pelle italiana compresi) e un costo adeguato: 320.000 dollari

Se 556 CV della promessa (e da molti appassionati di oltreoceano attesa) Z/28 sembrano pochi, beh, si può tranquillamente affermare che questa Camaro sia veramente esagerata.

Si tratta di un progetto, commissionato dal canadese Serge Léger, presidente e team manager della Henry’s Autobody e della Xtreme Motorsports, che ha per oggetto una delle auto più famose nel panorama sportivo a stelle e strisce: una Camaro, appunto.

La differenza sostanziale sta nell‘equipaggiamento della vettura e nel look scelto per l’elaborazione, che rende la coupé di punta della General Motors un autentico mostro da 1.400 CV, “ingentilito” – ma solo nell’estetica – dagli interni in pelle ordinati a un artigiano italiano.

Il risultato: un dragster realizzato in esemplare unico e… fedele alla “legge dei grandi numeri”: motore da 6 litri, potenza e coppia a non finire (1219 Nm: più di un camion), e 3.800 ore di lavoro per il suo allestimento.[!BANNER]

Ah, da non trascurare, un costo di trasformazione in linea con l’esclusività del progetto: ben 320.000 dollari.

Sotto il cofano, è stato montato un V8 da 6 litri LSX, dotato di un gruppo turbocompressore della Turbonetics da 91 mm, un intercooler da 150 mm e un impianto di scarico adeguato all’enorme potenza generata. Naturalmente, l’elaborazione ha riguardato ogni particolare del V8: dagli alberi a camme alle valvole al volano, fino alla classica rimappatura della centralina.

Particolare interessante: tutti gli elementi di elaborazione sono stati realizzati ad hoc, compreso un larghissimo terminale di scarico da 9″ (ben 22 cm)

C’era da aspettarsi che per fronteggiare l’aumento di “cavalleria”, anche la scocca e l’assetto fossero stati sottoposti a un deciso aggiornamento. Le modifiche, in questo senso, hanno riguardato l’adozione di fazzoletti e pannelli di rinforzo in carbonio alla scocca (non è stato comunicato se la carrozzeria, oltre allo spoiler posteriore e alle minigonne laterali, utilizzi dei pannelli dello stesso materiale, ma ci aspettiamo che sia così) e un impianto frenante Baer con dischi da 355 mm a sei pistoncini.

Un tocco di eleganza per l’abitacolo, che ha ricevuto rifiniture in pelle pregiata, un impianto audio Pioneer e un sistema di infotainment a connessione WiFi.

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