Cina, Fca interrompe la produzione dei modelli Viaggio e Ottimo
Stop alla produzione di Fiat Viaggio e Ottimo, modelli di segmento C su pianale Giulietta nati dalla joint venture Fca–Gac: si punta tutto su Jeep?
È durato pochi anni, il ciclo di vita produttivo dei due modelli di segmento C realizzati dall’alleanza tra Fca e Gac e destinati esclusivamente al mercato cinese: soltanto quattro anni. Eppure, in queste ore Fiat ha scelto di interromperne la produzione. Sotto accusa, ci sarebbe un progressivo calo nelle vendite, che ha interessato entrambi i modelli dal 2014 in poi.
Nello specifico, Fiat Viaggio e Fiat Ottimo – prodotte nell’impianto di Changsha – sono “crollate” dalle 70.000 unità totalizzate nel 2014, a 30.000 nel 2015, fino a un allarmante quantitativo di circa 13.000 esemplari venduti nel 2016: troppo poco, a quanto sembra, per poterne garantire una continuità di produzione. Da qui la conseguente decisione di dare la parola “fine” alle vendite.
Fiat Viaggio e la sua “derivata” Fiat Ottimo (quest’ultima debuttò nel 2013) hanno rappresentato, per l'”asse Torino – Detroit” e la sua partner cinese, la realizzazione di un concetto world car – attuato, del resto, da altri big player del comparto automotive – che consiste nella proposta, su più mercati mondiali, di un unico modello di vettura, dalle caratteristiche tecniche e di allestimento uguali per tutti, fatte salve alcune specificità di dettaglio. Fiat Viaggio fu, nel 2012 (l’anteprima avvenne al Salone di Pechino nell’aprile di quell’anno), la vettura scelta per trainare la presenza di Fiat in Cina.
Fiat Viaggio e Fiat Ottimo, progettate sulla scorta di un maxi programma di vettura globale da introdurre nei mercati Nafta, Emea, Latam e Apac e realizzate, per la Cina, in partnership con il marchio automotive cinese Gac, sono state prodotte nelle linee di montaggio di Changsha, progettate per garantire un volume di produzione pari a 300.000 unità all’anno a pieno regime. Lo styling è direttamente ispirato a Dodge Dart, il pianale è la piattaforma CUSV (Compact US Wide), realizzato sulla piattaforma di Alfa Romeo Giulietta, che negli anni ha costituito l'”ossatura” di Chrysler 200, la già citata Dodge Dart, Fiat Bravo e Lancia Delta: al momento, dunque, Giulietta è rimasta l’unico modello allestito su questo pianale. Dimensioni “medie” (poco meno di 4,7 m di lunghezza), la motorizzazione 1.4 T-Jet e un certo allure sportivo hanno caratterizzato l’identità tecnica e di stile per entrambi i modelli: questo, tuttavia, può non essere servito a garantirne un pieno successo in Cina, nonostante un primo momento positivo.
Più avanti si conosceranno con maggiore precisione ulteriori dettagli sulle prossime strategie Fca e Fiat relativamente alla Cina: non dovrebbe esserci alcun nuovo modello all’orizzonte (almeno: non in una prospettiva futura a brevissimo termine). Tenuto conto, tuttavia, del ruolo di primo piano assunto dal mercato cinese e dalla produzione Jeep locale – lo stabilimento di Changsha produce Jeep Cherokee, mentre Jeep Renegade e Jeep Compass vengono allestite nelle linee di montaggio di Guangzhou -, a testimonianza del gradimento verso i Suv da parte della Cina, si può ipotizzare che il cavallo di battaglia per Fca sul mercato cinese sarà, appunto, la produzione Jeep. Il testimone di rappresentanza nel settore delle berline potrebbe essere raccolto da Alfa Romeo Giulia.
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