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Citroen C4 Cactus 2018: l’intervista ad Arnaud Belloni

Di Valerio Verdone
Pubblicato il 29 ott 2017
Citroen C4 Cactus 2018: l’intervista ad Arnaud Belloni
Il capo del marketing e della comunicazione globale Citroen ci svela i segreti del nuovo modello.

Non capita tutti i giorni di sedersi di fronte ad un personaggio del calibro di Arnaud Belloni, capo del marketing e della comunicazione globale di Citroen, per parlare di un modello che non è ancora sul mercato ma è davanti ai nostri occhi con tutti i cambiamenti del caso. Bene, quindi non potevamo che iniziare a discutere delle nuove sospensioni con arresto progressivo idraulico, una novità che rimanda al passato ma che sorprende perché, come ci svela Belloni, “si tratta di sospensioni in parte derivate anche dallo sviluppo che Citroen va ad effettuare nelle competizioni, che offrono prestazioni importanti a livello di tenuta, ma riportano al confort del passato”.

In seguito, siamo passati all’argomento più interessante, quello della destinazione commerciale, e qui un’affermazione vale su tutte: “la C4 di oggi sarà la nuova C4 Cactus”. Quindi l’ex crossover sarà un’auto di segmento C a tutti gli effetti. Una volontà ribadita anche nella presentazione alla stampa internazionale; così quando abbiamo provato a fargli presente che le auto si segmento C in realtà sono più grandi, ha risposto: “provate ad andare in città con la nuova C4 Cactus, e vi renderete conto che sarà più maneggevole delle sue concorrenti, mentre entrando nel suo abitacolo avrete lo stesso spazio grazie al passo importante”.

Quindi il discorso si sposta sulla linea, resa meno audace e più elegante, ed anche in questo c’è una spiegazione: “l’auto sarà commercializzata in 31 paesi, quindi dovrà piacere ad un pubblico eterogeneo”. Ma non arriverà in Cina, “in quel mercato si preferiscono le sedan e i SUV, ma non è detto che a breve anche i gusti degli acquirenti cinesi non subiscano dei cambiamenti”.

Comunque, una cosa è certa, “non ci sarà una nuova C4 Aircross”, tra i SUV l’offerta è coperta dalla C3 Aircross e dalla C5 Aircross che arriverà più avanti ma che in Cina è già realtà. Proprio quest’ultima “porterà a battesimo i primi sistemi relativi alla guida autonoma”, un passo che ormai è d’obbligo per ogni costruttore.

Per concludere parliamo di varianti sportive sia per la C4 Cactus che per le altre Citroen; intanto spostiamo l’attenzione sui motori più potenti presenti nella gamma delle concorrenti, come i diesel 1.6 biturbo o 2 litri, e su questo Belloni spiega “che i motori della C4 Cactus hanno già una potenza sufficiente per le esigenze degli automobilisti nel traffico odierno”.

Poi aggiunge che “le varianti sportive sono presenti nella gamma DS, con le versioni Performance”, ma a quel punto gli ricordiamo la partecipazione di Citroen al WRC ed il suo DNA sportivo, così un sorriso appare sul suo volto espressivo e concentrato.

Al momento non sono previste versioni sportive tra le vetture del Brand transalpino, ma chissà che un domani non troppo lontano non torneranno le GTi.

 

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