Sarà costruita in 150 esemplari adattati alla circolazione stradale da 2,8 milioni di euro l’uno
Sarà costruita in 150 esemplari adattati alla circolazione stradale da 2,8 milioni di euro l’uno
Ci siamo, finalmente l’Aston Martin esce allo scoperto e rivela il nome della sua Hypercar, la vettura che costruirà in collaborazione con la Red Bull, e che tutti abbiamo in mente con la sigla AM-RB 001. Si ok, come nome di progetto ci può stare ma adesso ecco che per la produzione serve una denominazione più coinvolgente, meno fredda, e così, arriva il nome Valkyrie.
Se la sigla identificativa è mitologica, la meccanica è mitica, infatti si parla di un motore Cosworth V12 da 6,5 litri, aspirato, che lavora in sinergia con un’unità elettrica per costituire una power unit ibrida da 1.000 cavalli tondi tondi. Il che non costituisce certo un record se si pensa che la Bugatti Chiron ha una potenza di 1.500 CV, ma nel caso della Valkyrie è il peso a fare la differenza visto che si parla di 1.000 kg con un fatidico rapporto peso/potenza di 1/1.
Dopo la Virage, la Vanquish e la Vulcan, ecco che arriva un’altra V ad identificare un modello decisamente spinto dell’Aston Martin, che verrà realizzato nella versione adibita per la circolazione stradale in sole 150 unità al prezzo di ben 2,8 milioni di euro l’una.
Certo, con i numeri in questione l’auto sarà senz’altro un oggetto che entrerà a far parte delle mire dei collezionisti, ma bisogna ammettere che l’esborso per metterla nel proprio garage è da magnate dell’alta finanza piuttosto che da ricco imprenditore.