General Motors e Segway creano una geniale versione cabinata per due persone del noto mezzo elettrico a due ruote
General Motors e Segway creano una geniale versione cabinata per due persone del noto mezzo elettrico a due ruote
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Si chiama P.U.M.A. (Personal Urban Mobility and Accessibility) e secondo General Motors potrebbe essere la soluzione del futuro per combattere la congestione urbana nelle grandi metropoli.
Il progetto del resto vanta non solo un nome di tutto rispetto come GM, ma anche una partnership con Segway, marchio già conosciuto per l’omonimo mezzo a due ruote con cui la Casa di Detroit ha collaborato a stretto contatto per 18 mesi nello sviluppo.
Nello specifico Puma è un veicolo a due ruote in grado di trasportare comodamente due persone. Il prototipo, che sfrutta due motori elettrici posti lateralmente sulle ruote e alimentati con batterie a litio, è in grado di sfiorare i 56 km/h e di percorrere in autonomia circa 50 chilometri.
P.U.M.A. può essere impiegato non solo nei grandi agglomerati urbani, ma anche all’interno di parchi, campus universitari, parchi-giochi, strutture alberghiere e altre tipologie di aree dove ci si sposta con brevi tragitti.
General Motors, che ha già messo a punto un prototipo per la città di New York, presenterà un modello di seconda generazione alla fine di quest’anno. All’inizio del 2010 dovrebbe poi essere lanciato ufficialmente in versione definitiva.
“Non si tratta di un mezzo concepito per rimpiazzare i veicoli tradizionali come li conosciamo – spiega Chris Borroni-Bird, direttore advance technology vehicle concepts di GM -, ma di qualcosa che faccia da complemento ad essi e destinato all’ambiente urbano“.
La sfida perà non si gioca solo sulla comodità e sulla facilità d’uso, ma anche e soprattutto sul campo economico. Con questo tipo di veicolo, secondo General Motors, i costi per l’utente potrebbero essere 1/3 o addirittura 1/4 di quelli di un mezzo convenzionale di medie dimensioni. Le misura contenute di P.U.M.A. inoltre faciliterebbero il parcheggio facendo risparmiare fino al 40% di carburante consumato altrimenti nella ricerca di un parcheggio adatto a un auto.
Per sapere se sarà un successo o meno occorrerà quindi aspettare e vedere se veramente, come ha detto Borroni-Bird, P.U.M.A. “potrà far parte del futuro dell’auto“.