Crash test IIHS: nessun giudizio al top per le muscle car
:format(webp)/www.motori.it/app/uploads/2017/03/236932.jpg)
Chevrolet Camaro, Dodge Challenger e Ford Mustang sottoposte ai crash test americani IIHS: nessuna delle tre ha riportato la massima valutazione.
Dimensioni “importanti”, immagine tradizionalmente “granitica”, poderosi V8 sotto il cofano: ingredienti che di primo acchito fanno pensare a una generale elevata solidità. Tuttavia, quanto sono sicure le attuali “muscle car”? La risposta al singolare quesito arriva dal report che in queste ore viene reso noto dall’IIHS (Insurance Institute for Highway Safety), uno dei due principali organismi di certificazione di sicurezza per i veicoli negli Stati Uniti, che ha messo a confronto tre delle sportive simbolo della filosofia muscle car, ovvero Chevrolet Camaro, Dodge Challenger e Ford Mustang.
Il trio di coupé che rinnova una quasi cinquantennale sfida fra i tre “big” di Detroit a suon di potenza bruta e un impatto visivo innegabilmente “Yankee” è stato protagonista di un singolare “testa a testa”, da parte dell’IIHS solitamente restio all’effettuazione di crash test per modelli che non detengono importanti quote di mercato.
Tuttavia, la tradizione di lunga data che accomuna Challenger, Camaro e Mustang, il blasone portato in dote dai tre modelli, il gradimento riscontrato dagli appassionati hanno convinto i dirigenti dell’ Insurance Institute for Highway Safety a organizzare una seduta di simulazioni di urto “ad hoc”.
E il riscontro, al termine dei crash test, non è così soprendente come al contrario ci si aspetterebbe tenuto conto delle regolamentazioni sulla sicurezza nei veicoli in vigore oltreoceano. In poche parole: nessuna delle tre muscle car ha particolarmente brillato. Nello specifico, le vetture devono superare con successo crash test frontali, laterali, posteriori e la resistenza allo schiacciamento per il tetto in caso di ribaltamento.
Nel dettaglio, la massima valutazione IIHS, cioè il “Top Safety Pick +” (corrispondente alle cinque stelle di EuroNcap) è rimasta inviolata. Soltanto Ford Mustang, alla luce delle rilevazioni, si è avvicinata più delle rivali Challenger e Camaro al “Top Safety Pick” (valutazione che recentemente l’IIHS ha assegnato a oltre sessanta vetture di nuova uscita), mentre la coupé di Chevrolet, dal canto suo, si è segnalata per la mancanza di un dispositivo di prevenzione degli impatti frontali. Riguardo a Dodge Challenger, i tecnici IIHS rilevano che “Si è dimostrata il modello che necessita di più miglioramenti”. Va in ogni caso considerato che, per gli standard IIHS, l’assenza del dispositivo di frenata automatica d’emergenza non incide in maniera sostanziale sulla valutazione complessiva: se l'”auto – braking” c’è, fa guadagnare il “+” alla specifica vettura oggetto dei [glossario slug=”crash-test”] IIHS; altrimenti, è sufficiente che la vettura superi con successo le simulazioni di incidente per ottenere almeno il “Top Safety“.
A sua volta, Chevrolet Camaro ha fatto registrare un “accettabile” grado di sicurezza, al pari di Ford Mustang, nella prova dello “Small overleap test“, cioè l’urto frontale con una barriera rigida a una velocità di 40 miglia orarie, la resistenza del tetto è stata ritenuta “relativa”, come nel caso di Dodge Challenger. Addirittura, indicano i tecnici IIHS, durante questo test la ruota anteriore di Dodge Challenger che corrisponde alla zona di impatto è arretrata verso l’abitacolo, episodio che ha provocato il blocco del piede sinistro, e la deformazione della stessa caviglia, del manichino.
Le altre simulazioni di urto IIHS hanno fatto registrare a Dodge Challenger valutazioni rispettivamente “buone” (in due casi) e “accettabile” (in altrettanti test). Dal canto suo, Chevrolet Camaro ha riportato punteggi complessivamente positivi, tranne per quanto riguarda – come detto – la resistenza del tetto. Ford Mustang, infine, ha dimostrato un sufficiente (ma non “elevatissimo”) grado di protezione nello “Small overleap test”, e ha riportato un giudizio positivo nelle altre quattro simulazioni di urto.
Per l’immediato futuro, le massime valutazioni IIHS dovrebbero essere ancora più numerose, visto che le normative federali Usa impongono, entro il 2019, l’equipaggiamento di sistemi anticollisione e frenata d’emergenza di serie.
Se vuoi aggiornamenti su News inserisci la tua email nel box qui sotto:
Ti potrebbe interessare
:format(webp)/www.motori.it/app/uploads/2025/02/wp_drafter_3636302.jpg)
:format(webp)/www.motori.it/app/uploads/2025/02/wp_drafter_3636223.jpg)
:format(webp)/www.motori.it/app/uploads/2025/02/motori-BlueHdi.webp)
:format(webp)/www.motori.it/app/uploads/2025/02/GettyImages-1811209720.jpg)