Per l’inaugurazione di un nuovo padiglione, il complesso museale tedesco ospita una rassegna storica e tecnica del “Biscione”.
Una nutrita rappresentanza della storia Alfa Romeo sbarca in Germania, dove resterà in esposizione per i prossimi dodici mesi: l’iniziativa, dal titolo “Mito Alfa Romeo”, si svolge nel complesso del Museo della Tecnica di Sinsheim (Baden-Württemberg) e di fatto inaugura un nuovo padiglione espositivo, che si estende su una superficie di 3.000 metri quadri, a dimostrazione del grande interesse con il quale i Paesi del nord Europa da sempre guardano alle “creazioni” del Biscione, una storia strettamente legata dal punto di vista culturale all’immenso patrimonio umano dell’”universo Alfa Romeo”.
Nel dettaglio, sono circa 40 le testimonianze-simbolo di Alfa Romeo che partecipano al “taglio del nastro” del nuovo padiglione al Museo della Tecnica di Sinsheim (la struttura situata nei pressi di Mannheim, aperta nel 1981, ospita una delle più ricche esposizioni europee di automobili, aerei e veicoli di ogni tipo e ogni anno supera il milione di visitatori): essi provengono dal patrimonio FCA Heritage (che per Alfa Romeo, attraverso il Museo Storico di Arese-La macchina del Tempo, tutela e promuove la storia dei marchi italiani del Gruppo FCA) e da alcune collezioni private. Durante i dodici mesi di durata complessiva della mostra, alcuni oggetti verranno ciclicamente sostituiti con altri cimeli di assoluto valore storico, mantenendo l’origine concettuale dell’esposizione, ovvero un percorso narrativo nella storia e nello sviluppo dello stile Alfa Romeo, compresa la progressiva evoluzione grafica dello stemma.
Ecco quali modelli inaugurano la mostra
Fra i modelli scelti quali protagonisti degli oltre cento anni di storia del “Biscione”, attualmente lanciato verso il traguardo dei centodieci anni dalla fondazione (l’anniversario verrà celebrato il prossimo anno), e chiamati a partecipare all’inaugurazione della rassegna, vetture da corsa leggendarie, come l’Alfa Romeo SE048SP del 1989 o l’Alfa Romeo 1900 C52 “Disco Volante” del 1952, alcuni degli esempi più notevoli del grande Design italiano (la magnifica Alfa Romeo 6C 2500 Super Sport del 1947 carrozzata Touring), affiancati da testimonianze della elevatissima tecnica progettuale Alfa Romeo.
Esempi di altissimo valore tecnico
Fra queste, si segnalano il motore V1035 3.5 V10 aspirato che originariamente era stato progettato per equipaggiare le monoposto di F1 del team Ligier e, in seguito, venne scelto per la biposto SE048 SP di Gruppo C sviluppata – in collaborazione con Abarth che sviluppò un prototipo dal telaio in fibra di carbonio e carrozzeria in materiali compositi (fibra di carbonio e Kevlar) in previsione dell’ingresso Alfa Romeo nel campionato mondiale Sport-prototipi. Tanto il motore che la vettura (la quale, in un secondo momento, ricevette un motore V12 di origine Ferrari) non vennero mai utilizzati in gara, per via della rinuncia, nel frattempo maturata dai vertici Alfa Romeo, a schierarsi al via delle prove iridate Endurance anche a causa dello scarso interesse che la FIA manifestò, all’alba degli anni 90, per la serie.
Esemplificativi dell’elevata tecnologia Alfa Romeo, e che contrassegnano il debutto dell’esposizione al Museo della Tecnica di Sinsheim, sono anche il modello della leggendaria Alfa Romeo 155 V6 TI che nel 1993 conquistò il DTM (la maquette in esposizione, in scala 1:4, fu quella utilizzata nelle prove aerodinamiche in galleria del vento), ed il sistema di trazione integrale permanente Q4 con distribuzione variabile della potenza tramite differenziale centrale a tecnologia Torsen e compatibilità con i dispositivi di sicurezza elettronici, tra cui il sistema antislittamento ed il controllo di stabilità “VDC” che venne impiegato nel 2004 per Alfa Romeo 156 Sportwagon. Il modello “sezionato” esposto al Museo tedesco, azionato da motori elettrici e con luci a spiegare il funzionamento della meccanica, venne realizzato per la campagna di lancio della vettura.